I Giardini pensili di Babilonia – Le 7 meraviglie antiche

La lista che elenca le 7 meraviglie antiche (distinte dalle 7 meraviglie moderne) risale al III secolo a.C.. I Giardini pensili di Babilonia sono l’unica opera della cui esistenza non possiamo essere certi.

Le Sette Meraviglie del Mondo:

•             La Grande Piramide di Giza

•             I Giardini pensili di Babilonia

•             Il Tempio di Artemide ad Efeso

•             La Statua di Zeus ad Olimpia

•             Il Mausoleo di Alicarnasso

•             Il Colosso di Rodi

•             Il Faro di Alessandria

I Giardini pensili di Babilonia

Ancora oggi, questa meraviglia antica non trova d’accordo tutti gli storici. Già la sua stessa creazione, infatti, viene attribuita a diversi regnanti. Il più menzionato risulta sicuramente essere Nabucodonosor II, il quale avrebbe fatto edificare i giardini nel 590 a.C. nel luogo dove oggi è situata Baghdad.

Stando ad altri racconti tradizionali, invece, sarebbe stata la leggendaria regina assira Semiramide a far costruire l’immensa struttura. In ogni caso, la motivazione alla base dei giardini sarebbe stata quella di promuovere un grande progetto culturale nel settore ingegneristico e in quello botanico.

Anche sulla localizzazione, effettivamente, sono presenti diverse teorie: Robert Koldewey fu il primo a ipotizzare la presenza dei giardini nell’angolo nordorientale del Palazzo Meridionale di Babilonia.

Se da una parte il sistema idrico e l’enorme struttura scoperte nei primi anni del ‘900 sembravano rappresentare prove decisive per la tesi dell’archeologo tedesco, la lontananza del sito del fiume Eufrate lasciava ancora diversi dubbi.

Una seconda teoria di D.J. Wiseman, invece, prevedeva che i giardini fossero a nord della grande muratura a ovest del Palazzo Sud; i giardini si sarebbero estesi da lì fino alla riva dell’Eufrate.

Negli anni sucessivi, altri studiosi proposero prima che i giardini fossero formati da un edificio indipendente con delle terrazze molto vicino al Palazzo Meridionale, e in seguito addirittura che i giardini non fossero a Babilonia, ma addirittura nella città limitrofa di Ninive.

La struttura dei Giardini

È interessante notare come, nonostante i tantissimi dubbi sulla localizzazione e addirittura sulla loro reale esistenza, sussista una certa concordanza per quel che riguarda la struttura dei giardini.

Un grande orto botanico dotato di un sistema idraulico molto complesso permetteva a piante provenienti da diverse parti del mondo di essere irrorate dall’acqua del fiume. Erodoto racconta come i giardini, costituiti totalmente da terrazzamenti in pietra, fossero in grado di “sollevare” l’acqua dal fiume per rifornire la flora con la frequenza e la quantità più appropriata.

D.W.W. Stevenson, a tal proposito, ipotizzo la noria come sistema utilizzato dai babilonesi, ovvero una ruota idraulica messa in moto dalla corrente che pescava da un fiume con la sua parte inferiore, svuotando poi l’acqua in una vasca di raccolta.

Ancora oggi, i Giardini pensili di Babilonia possono essere considerati uno dei grandi misteri che la storia ci ha lasciato in consegna, lasciandoci estasiati per la saggezza dei popoli più antichi e per le grandi operazioni culturali già presenti migliaia di anni fa.

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