Un supervulcano su Plutone
Ricercatori scoprono un supervulcano grande il triplo dei Campi Flegrei: si trova su Plutone ed erutta ghiaccio
Ricercatori scoprono un supervulcano grande il triplo dei Campi Flegrei: si trova su Plutone ed erutta ghiaccio
Il ciclo solare di undici anni potrebbe essere inscritto in cicli più ampi, rivela uno studio delle cronache astronomiche redatte in Corea durante la Piccola Glaciazione.
Due pianeti simili a Nettuno sono entrati in collisione fra di loro: la conseguenza dei detriti in orbita è una periodica eclissi del loro giovane sole, a 1850 anni luce da noi.
È in fase avanzata di test EELS, il robot a forma di serpente della NASA: adattabile a svariati ambienti, potrà essere utilizzato anche per esplorare l’oceano che si nasconde sotto i ghiacci di Encelado, luna di Saturno.
Un meteorite precipitato nell’Oceano Pacifico nel 2014 potrebbe provenire da un altro sistema stellare e i ricercatori ne hanno recuperato alcuni minuscoli frammenti.
Caduto nel 1939 nel Michigan, questo meteorite ferroso di dieci chili rivenduto per 75000 dollari era stato usato fino al 2018 come fermaporta in un capannone agricolo
Il monte Olimpo su Marte, il più grande vulcano del sistema solare, un tempo poteva essere un’isola circondata da un vasto oceano, rivela un nuovo studio
Nel nostro sistema solare non esistono due pianeti che condividano la stessa orbita, ma questo fenomeno, previsto dai fisici, è stato ora osservato in un altro sistema stellare
Quali sono le probabilità che nel nostro sistema solare sia ospitato un pianeta vagabondo proveniente da un altro sistema stellare? E ogni quanto tempo una stella si avvicina a noi abbastanza da sconvolgere l’orbita delle comete?
Si chiama JD1 un’antica e debolissima galassia dai primordi dell’universo: l’osservazione è resa possibile dalla combinazione dei sensibili strumenti del telescopio spaziale Webb e del fenomeno della lente gravitazionale
Sono 188 i meteoriti identificati come frammenti di Marte caduti sulla Terra; un nuovo studio suggerisce che il fenomeno si verificherebbe più facilmente di quanto finora ritenuto
Le prime stelle nell’universo primordiale si formarono non solitarie ma in gruppi, suggerisce una ricerca che sfrutta le potenzialità dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento automatico
Trovate in un ammasso di giovani stelle a 1000 anni luce dalla Terra le molecole da cui potrebbe derivare la vita