La Bella e la Bestia vissero sul Lago di Bolsena?

Poteri magici, pozioni e mondi incantati spesso ci fanno pensare che la storia che sottostà a una fiaba sia frutto della fervida immaginazione dell’autore, mentre invece il più delle volte la fonte di ispirazione viene dalla realtà.

Dal tangibile, dal vero sono nate molte fiabe che, col tempo e complice la tradizione orale, sono state modificate, variate e hanno dato vita a molte versioni a partire dalla storia “base”, in una sorta di letterario telefono senza fili.

Così è stato anche per la famosa fiaba La Bella e la Bestia che, con una delle più riuscite rappresentazioni sul grande schermo a firma Disney, ha reso ancora più popolare una storia ben radicata nella tradizione europea e oggetto di varie rivisitazioni e versioni.

Fra queste, merita menzione la versione secondo la quale la storia sarebbe ispirata alla vita di Petrus Gonsalvus, un nativo delle Tenerife affetto da ipertricosi, una malattia che determina una crescita incontrollata di peluria sul corpo, che venne condotto in Francia alla corte di Enrico II.

Alla corte francese, venne educato e formato per diventare un cortigiano al servizio del re e, per volontà della regina Caterina II, sposò Catherine, una bellissima donna, dalla quale ebbe sei figli, di cui quattro affetti da ipertricosi.

La Bestia, una celebrità del Cinquecento

Nell’Europa del Cinquecento, Petrus Gonsalvus ebbe una notevole popolarità: dapprima come “fenomeno” per via della sua peluria così diffusa su tutto il corpo e sul volto, successivamente per la vita di corte che svolse.

Secondo alcuni, Petrus fu uno degli uomini più famosi del suo tempo, tanto che di lui ci sono citazioni sia nell’Archivio Vaticano che negli archivi di Roma e di Napoli; diversi sono i ritratti suoi e della sua famiglia conservati in varie pinacoteche continentali.

La Bella e la Bestia del Lago di Bolsena

Petrus, dunque, fu un uomo di spicco e frequentò ambienti importanti; da menzionare diversi viaggi in Italia, fra i quali spicca sicuramente il suo soggiorno presso la corte della duchessa Margherita di Parma.

La sua permanenza in Italia è legata al Lago di Bolsena nei pressi di Viterbo: secondo alcune fonti, Petrus e la famiglia si ritirarono dalla vita delle corti per rifugiarsi in un piccolo paese, Capodimonte, affacciato sul Lago di Bolsena.

Altre versioni vogliono che Petrus, decaduta la dinastia Valois, fosse stato ceduto ai principi di Parma che riconobbero a Petrus lo status di gentiluomo e una dimora presso Capodimonte in cambio di qualche uscita pubblica.

Ad ogni modo, Petrus legò il proprio nome e quello della sua bella al Lago di Bolsena, dove visse fino al 1581, quando morì. La permanenza di Petrus a Capodimonte ha dato vita a diversi miti e leggende, fra cui l’intramontabile Bella e la Bestia.

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