Letteratura

Quando Agatha Christie scomparve nel nulla per undici giorni

Sul finire del 1926, un caso piuttosto insolito occupò la prima pagina dei giornali: la misteriosa scomparsa di Agatha Christie, ai tempi già famosa scrittrice di libri gialli. Per ben 11 giorni, nonostante le serrate ricerche, la scrittrice riuscì a sparire nel nulla.

La crisi matrimoniale

La vicenda inizia il 3 dicembre 1926: in quei giorni, il matrimonio fra Agatha ed Archie Christie è piuttosto in difficoltà. Il signor Christie, infatti, ha una relazione extraconiugale con Nancy Neele e, dopo una discussione con la moglie, decide di trascorrere alcuni giorni insieme all’amante.

Risale proprio alla sera del 3 dicembre 1926 l’improvvisa scomparsa della più famosa scrittrice di libri gialli di tutti i tempi: Agatha scompare, lasciando una lettera alla segretaria in cui comunica che andrà nello Yorkshire per qualche giorno.

L’improvvisa scomparsa della scrittrice divenne di dominio pubblico e attirò subito l’attenzione dei media e delle istituzioni. Il governo si mosse massicciamente per trovare la donna: si stima che scesero in campo mille agenti di polizia e 15000 volontari pur di trovarla.

Accanto alle forze di terra, si unirono anche quelle aeree con diversi velivoli a setacciare il paesaggio e si fece ricorso addirittura alle forze paranormali. Sir Arthur Conan Doyle, infatti, chiese aiuto a una medium a ritrovare Agatha Christie.

La polizia chiese supporto nelle ricerche anche alle migliori penne di libri gialli di allora: oltre a Arthur Conan Doyle, le cronache riportano che venne interpellato anche Dorothy L.Sayers, sia pur senza alcun esito.

Il ritrovamento della scrittrice

Nonostante le intense ricerche svolte, della Christie non c’era traccia. Come misteriosamente era scomparsa così ricomparve il 14 dicembre 1926 allo Swan Hydropathic Hotel (oggi Old Swan Hotel), nello Yorkshire.

All’albergo, la scrittrice di libri gialli non si era registrata con il proprio nome, ma aveva utilizzato il cognome dell’amante di suo marito. Insomma, tutto finì nel migliore dei modi, anche se, da allora, il mistero della scomparsa non ha mai trovato una soluzione.

Agatha Christie, nella sua autobiografia, non ne fece menzione, mentre un paio di medici furono concordi nel ritenere l’episodio riconducibile a una forma di amnesia. Le malelingue hanno ipotizzato che fosse tutta una montatura per passare qualche giorno con un amante.

Forse, la verità su questa vicenda non verrà mai a galla, ma costituisce senza dubbio un aneddoto molto interessante nella vita di una delle scrittrici più lette di sempre. Oltre al mistero della scomparsa, come non rimanere incuriositi sulla protagonista della scomparsa stessa?

Per una volta, la donna che ha immaginato alcune delle più belle storie gialle di tutti i tempi si è calata lei stessa nel mistero e lo ha alimentato, anzi continua a farlo, a distanza di anni, lasciandoci un curioso giallo a lieto fine senza soluzione.

LEGGI ANCHE:

I romanzi rosa di Agatha Christie

Romanzi gialli di ieri e di oggi: facciamo il punto

Louisa May Alcott, femminista e abolizionista

Vivienne e Valerie, le due mogli di Thomas S. Eliot

Rispondi