GeologiaNewsScienza

Nuovo rettile di 225 milioni di anni fa scoperto in Brasile è un antenato non volante degli pterosauri

Descritto per la prima volta nel 2010, Faxinalipterus minimus è un piccolo rettile rinvenuto in una stratificazione risalente al Triassico (circa 225 milioni di anni fa) nel Rio Grande do Sul (Brasile) all’epoca attribuito al genere Pterosauria, ovvero i cugini volanti dei dinosauri. Ma oggi abbiamo scoperto che si trattava di un rettile non volante, antenato degli pterosauri.

Il fossile originale di Faxinalipterus includeva ossa postcraniali e una parte del cranio, la mascella superiore inclusiva di diversi denti; i resti furono in realtà rinvenuti separatamente nel corso di due spedizioni effettuate nel 2002 e nel 2005 presso il sito fossile di Linha São Luiz e ciò rese impossibile stabilire con certezza se le parti appartenessero tutte allo stesso animale.

Nondimeno sul momento si pensò si trattasse della stessa specie, denominata Faxinalipterus minimus. Lo studio odierno, basato sul confronto con un nuovo fossile portato alla luce recentemente presso lo stesso sito, stabilisce invece trattarsi di due specie distinte, con la mascella isolata appartenente a un’altra creatura.

Gli pterosauri non erano dinosauri: vanno inquadrati come una diversa linea evolutiva

Il nuovo materiale comprende un cranio incompleto la cui mascella presenta caratteristiche identiche a quelle attribuite a Faxinalipterus. Inoltre, ci sono parti della mandibola, della scapola e alcune vertebre. La mascella di Faxinalipterus può quindi essere inclusa nella descrizione del nuovo fossile, battezzato Maehary bonapartei.

“Sussisteva sempre un grande dubbio sul fatto che i due esemplari identificati come Faxinalipterus rappresentassero la stessa specie e se si trattasse di un rettile volante” spiega lo specialista in pterosauri Alexander Kellner, attualmente direttore del Museu Nacional/UFRJ. Avendo esaminato i fossili poco dopo la pubblicazione del 2010, si rese conto che diverse ossa potevano essere state identificate in modo erroneo e risaltava inoltre la mancanza di caratteristiche peculiari degli pterosauri: alcune riguardavano l’omero, ma era assente anche la cresta deltopettorale ampia e slanciata tipica degli pterosauri.

Borja Holgado dell’Istituto Catalano di Paleontologia e ricercatore presso l’Università Regionale di Cariri (Ceará), anch’egli specializzato nello studio degli pterosauri, concorda: “Mi era chiaro che si trattava di un rettile primitivo non appartenente agli pterosauri, poiché non presentava alcuna caratteristica inequivocabile di questo lignaggio. Ma la conoscenza attuale della fauna della fine del Triassico indica che la diversificazione degli animali di quel tempo era tanto ampia che animali che a prima vista potrebbero assomigliare a pterosauri non erano in realtà rettili volanti. Questo è quel che è successo con Faxinalipterus e Maehary.”

“Il materiale su cui si basa Faxinalipterus è assai fragile e incompleto. Inoltre, parti delle ossa erano ricoperte da matrice rocciosa e ciò ha richiesto una preparazione più accurata” prosegue Cesar Schultz, fra gli autori sia della ricerca del 2010 che del nuovo studio.

L’analisi dei reperti si è quindi rivelata particolarmente difficoltosa e ha richiesto tutta la competenza e l’esperienza dei ricercatori del Museu Nacional e lo studio accurato delle fotografie e dei risultati dello scanning in tre dimensioni (TAC), un’analisi non distruttiva che consente la visualizzazione di dettagli anatomici ancora coperti dalla roccia sedimentaria in cui è conservato il fossile.

L'omero del Faxinalipterus
L’omero del Faxinalipterus mostra significative differenze con quello degli pterosauri (Credit: Alexander Kellner)

La TAC ha rivoluzionato negli ultimi anni gli studi paleontologici

“Nel lavoro originale del 2010, avevamo scoperto che i denti presenti nella mascella di Faxinalipterus erano molto ravvicinati, una caratteristica dei primi pterosauri del Triassico. Tuttavia, la tomografia della mascella ha mostrato che essi non erano distanziati come inizialmente pensato, poiché molti denti erano andati perduti durante il processo di fossilizzazione. Di conseguenza, lo schema della dentizione e la distanza ravvicinata tra gli alveoli (cavità in cui sono inseriti i denti) non erano coerenti con gli pterosauri”, spiega la ricercatrice Marina Soares.

Rimaneva quindi il dubbio su chi fosse in realtà Faxinalipterus. La soluzione giunge dal ritrovamento di un nuovo esemplare raccolto nella stessa regione da cui provenivano i fossili di Faxinalipterus. Nel sito fossile di Linha de São Luiz, nel comune di Faxinal do Soturno, sono nel corso degli anni venuti alla luce numerosi reperti di una variegata fauna preistorica che spazia dai parenti stretti dei mammiferi ai dinosauri e altri rettili. La regione in cui sono stati effettuati gli scavi si trova nel territorio di Quatro Colônia, che aspira a diventare un Geoparco dell’UNESCO.

Quando gli studiosi dei nuovi reperti hanno avuto accesso alla ricerca sviluppata dal team del Museo Nazionale si sono resi conto che la mascella attribuita a Faxinalipterus era molto simile al materiale che stavano studiando e assolutamente non si trattava di uno pterosauro.

Fino al 2020 si riteneva i Lagerpetidae fossero più vicini ai dinosauri che agli pterosauri

Analizzando le informazioni del database anatomico a propria disposizione, il team ha stabilito che Faxinalipterus sarebbe strettamente correlato ai lagerpetidi, un ramo che in seguito a studi recenti viene considerato parallelo agli Pterosauria. Insieme, lagerpetidi e pterosauri formano un gruppo più ampio chiamato Pterosauromorpha. In tale contesto, la nuova specie Maehary bonapartei viene classificata come il membro più primitivo all’interno di Pterosauromorpha.

In definitiva Faxinalipterus e Maehary non sono pterosauri ma imparentati con loro. Soprattutto Maehary si configura come un elemento chiave nel comprendere come le caratteristiche anatomiche si siano evolute lungo il lignaggio degli pterosauromorfi fino agli stessi pterosauri, completamente adattati al volo. Queste specie, una lunghezza stimata di 30 cm per Faxinalipterus e 40 cm per Maehary, dimostrano l’importanza di continuare a raccogliere fossili in questa regione.

Il nome del genus della nuova specie deriva da Ma’ehary, espressione dell’originario popolo Guarani-Kaiowa, che significa “che guarda il cielo” riferendosi proprio alla sua posizione nella linea evolutiva dei rettili, essendo il più primitivo dei Gruppo Pterosauromorpha. Il nome della specie è un tributo al principale ricercatore di vertebrati fossili in Argentina, José Fernando Bonaparte (1928–2020), recentemente scomparso e che collaborò intensamente con i colleghi brasiliani nello studio degli affioramenti del Rio Grande do Sul, nella raccolta e nella descrizione di molti vertebrati vissuti nel periodo Triassico, come Faxinalipterus. Ora i ricercatori sono alla ricerca di nuovi reperti che aiutino a capire come siano nate le prime forme di questo affascinante gruppo di pterosauri.

Fonte: “Reassessment of Faxinalipterus minimus, a purported Triassic pterosaur from southern Brazil with the description of a new taxon” di Alexander W.A. Kellner et al, PeerJ (2022)

Guarda anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *