Dal film alla tavola: Daredevil e le omelette di Wilson Fisk
Continua il nostro viaggio tra le tavole più celebri del mondo cinematografico e televisivo. Dopo aver fatto visita a Vianne Rocher e aver gustato la sua cioccolata al peperoncino, ci addentriamo in atmosfere più oscure ma ugualmente intriganti. Siamo infatti invitati a colazione da Wilson Fisk, alias Kingpin, per assaggiare le omelette del signore della malavita di Hell’s Kitchen che abbiamo conosciuto grazie alla serie Netflix Daredevil.
Wilson Fisk e il rituale mattutino
Per tutta la durata della serie, Wilson Fisk ci viene presentato come un personaggio metodico, quasi maniacale. Attento all’ordine e sempre molto elegante, Fisk ama circondarsi di arte e di bellezza. Forse un contraltare alle sue attività criminali, che non lo risparmiano certo dal commettere crudeli omicidi anche a mani nude. La brutalità di Kingpin è cosa nota, e il nostro Daredevil ha spesso rischiato di finire male proprio a causa sua.
Come un uomo del genere riesca ad amare tanto la bellezza resta per noi un mistero, ma è innegabile che il rituale mattutino di Fisk sia alquanto affascinante. Appena sveglio, il nostro Kingpin fissa infatti l’enorme quadro d’arte contemporanea che ha appeso al letto; un quadro che, con il suo pattern, gli rievoca una parete bianca molto significativa per la sua infanzia. Rammentandogli sempre chi è davvero.
Subito dopo, Fisk indossa la vestaglia, mette su un disco di musica classica e si prepara la colazione. Sempre la stessa, sempre eseguita con la stessa ritualità e attenzione di una danza. È così che scopriamo l’esistenza della ricetta delle sue omelette.
Le omelette à la ciboulette di Wilson Fisk
Si tratta in realtà di una ricetta molto semplice, eppure a vederla eseguita da Fisk sembra trattarsi di un piatto di alta cucina. Di certo, vien voglia di riprodurla e di assaporarla anche per la propria colazione. L’omelette di Fisk viene anche detta à la ciboulette, ovvero all’erba cipollina, perché è proprio quest’ultima a darle il tocco speciale.
Kingpin la fa sempre con due uova, del latte, un pizzico di sale e del pepe. La cuoce in una noce di burro e la mangia così, semplicemente aromatizzata con l’erba cipollina. Niente ripieno e niente contorno, e solo un pezzo di pane per accompagnare il tutto. Volendo rifarla, ovviamente, noi potremmo arricchirla con del formaggio e dei funghi e, perché no, anche con una fetta di prosciutto.
O, in alternativa, potremmo sempre calarci del tutto nei suoi panni e assaporarla la naturale. Evitando però di farci contagiare dagli altri aspetti della sua perversa e spietata personalità.
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