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Petra – Le 7 meraviglie del mondo moderno

Le 7 meraviglie del mondo moderno sono rappresentate da opere architettoniche che richiamerebbero l’antico elenco canonico delle sette meraviglie del mondo antico; queste sono state selezionate tra 150 candidate, e i voti sono stati raccolti in tutto il globo a partire dal 2000 fino al 2007.

Le sette meraviglie del mondo moderno

•             Petra

•             La Grande Muraglia Cinese

•             Il Colosseo

•             Chichén Itzá

•             Machu Picchu

•             Il Taj Mahal

•             Il Cristo Redentore

Il sito archeologico di Petra

In Giordania, a est della grande valle Wadi Araba e a sud della capitale Amman, si trova Petra, uno dei siti archeologici più importanti del mondo.

Nata come città degli Edomiti e successivamente divenuta capitale dei Nabatei, Petra venne abbandonata intorno al VIII secolo a causa di diverse catastrofi naturali e lo scemare del fitto commercio che l’aveva vista al centro di una rete di comunicazione fondamentale per il sud della Penisola arabica.

Per lungo tempo dimenticato, il complesso archeologico fu riportato all’attenzione del resto del mondo nel 1812, grazie al lavoro dall’orientalista svizzero Johann Ludwig Burckhardt. Solo nel 1985, però, Petra venne dichiarata sito patrimonio mondiale da parte dell’UNESCO.

Le infinite bellezze di Petra

Sarebbe impossibile, in un breve resoconto, citare accuratamente i circa 800 monumenti presenti in questo mastodontico sito archeologico, così come le più di 900 tombe scavate nella roccia.

Oltre al magnifico ingresso costituito dalla gola del Sîq, è importante citare soprattutto le Tombe Reali. Quella principale (Tomba dell’Urna), risale al 70 d.C., ed è caratterizzata da una stanza centrale scolpita nella roccia e altre tre più piccole, mentre ai lati della facciata è possibile ammirare il colonnato ed il suo enorme cortile.

La via più importante di Petra può essere considerata la strada colonnata, costruita nel 106 d.C. dopo la conquista romana, affiancata da portici dove erano presenti le tantissime botteghe in cui commerciare.

All’inizio della stessa strada è presente il Ninfeo, fontana il cui nome rimanda alle ninfe, costruita nel II secolo per immagazzinare la fonte della gola del Sîq. L’imponente Porta di Traiano, invece, simboleggiava il passaggio dalla parte adibita al commercio a quella dedicata al culto nel tempio Qasr al-Bint, una delle poche costruzioni effettive e non scavate nella roccia.

Infine, impossibile non menzionare il Tesoro di Petra (El Khasneh), ovvero la costruzione più grande ed incredibile del sito archeologico, dove i beduini pensavano fosse custodito il tesoro del Faraone.

Alto 43 metri e largo 30, questo monumento presenta uno stile ellenistico, con la facciata caratterizzata da colonne con capitelli nabatei, ed un frontone sostenuto da colonne più basse con capitelli corinzi. Al suo centro è presente il Tholos, ovvero un piccolo tempio con tre statue scolpito nella roccia.

Petra, una meraviglia del passato che vive ancora nella cultura di massa

La possibilità di prosperare in tempi antichi come uno dei centri più importanti del Medio Oriente venne conferita alla città non solo dalla grande disponibilità di acqua, ma anche dalla sua conformazione strategica. L’accesso alla città, infatti, è possibile solo tramite un sentiero di montagna a nord-ovest e tramite un passaggio nella gola del Sîq, lungo un chilometro e mezzo, ad est.

Sin da un primo sguardo, ci si accorge di come Petra sia un luogo unico anche dal punto di vista estetico, oltre che culturale.

La città, scavata nella roccia, regala sensazioni uniche grazie ai colori e alle atmosfere che non colpiscono solo appassionati di storia, ma anche amanti della cultura pop che portano questo luogo nel cuore grazie a pellicole che ne hanno sfruttato il fascino, da Indiana Jones e l’ultima crociata fino a Mission to Mars.

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