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Scozia: “sorpresa” archeologica rinvenuta in una scatola di sigari

Un antico reperto, proveniente dalla Grande Piramide di Giza e che si credeva perduto per sempre, è stato ritrovato in una scatola di sigari in Scozia.

Un antico reperto, sottratto dagli archeologi scozzesi dalla Grande Piramide di Giza nel 1872 e che era stato ritenuto perduto per oltre 70 anni, è stato recentemente ritrovato in una scatola di sigari presso il Museo dell’Università di Aberdeen, in Scozia.

L’assistente del curatore, Abeer Eladany, stava esaminando gli oggetti conservati nella collezione asiatica del museo dal 2019 quando ha trovato una piccola scatola che sembrava fuori posto, in parte perché il suo coperchio era decorato con un motivo dell’ex bandiera egiziana.

Dentro la scatola c’era un pezzo di cedro, lungo 13 centimetri, ora in più pezzi. L’umile frammento però nasconde una storia straordinaria: è uno dei tre oggetti che sono stati rimossi dalla Camera della Regina della Piramide di Giza.

Gli studiosi pensano che, il pezzo di cedro, sia stato collocato nella tomba quando la struttura venne costruita, circa 4500 anni fa, e potrebbe aver fatto parte di uno strumento che è stato utilizzato per erigere la massiccia piramide.

La storia nascosta dietro il pezzo di cedro, il reperto perduto (e ora ritrovato) proveniente dalla Grande Piramide di Giza

La Grande Piramide di Cheope, dedicata al faraone egizio che governò intorno al 2500 avanti Cristo, si trova nella necropoli di Menfi, a sud dell’altopiano di Giza, in Egitto.

È la più grande di un trio di piramidi, composta da oltre 6 milioni di tonnellate di calcare, 8800 tonnellate di granito e 550mila tonnellate di malta.

Ancora oggi, dopo millenni di intemperie, la piramide è alta circa 138 metri. Al momento della costruzione misurava 146 metri.

Nel XIX secolo, l’ingegnere britannico Waynman Dixon stava costruendo un ponte al Cairo quando fu contattato da Charles Piazzi Smyth, un astronomo della casa reale scozzese, per partecipare ad una spedizione archeologica presso la Grande Piramide con il permesso del Servizio delle Antichità Egiziane.

Durante la spedizione del 1872, Dixon rimosse tre oggetti dalla Camera della Regina: un pezzo di cedro, una palla e un gancio.

Insieme divennero noti come le “reliquie di Dixon” e, mentre la palla e il gancio furono successivamente ospitati nella collezione del British Museum, il pezzo di legno intraprese un viaggio diverso.

Il pezzo di cedro finì nelle mani del dottor James Grant, un medico scozzese che operò in Egitto durante la fine del XIX secolo.

Grant assistette Dixon durante la spedizione alla Grande Piramide di Giza ed era con Dixon quando ritrovò le cosiddette reliquie.

I registri dell’UAM hanno rivelato che, successivamente, la figlia di Grant donò il pezzo di cedro al museo nel 1946.

La datazione al radiocarbonio ha rivelato che il frammento di legno è persino più antico della Grande Piramide di Giza

La datazione al radiocarbonio del frammento di cedro ha rivelato un’altra sorpresa: risale infatti al 3341 avanti Cristo, quindi è persino più antico del regno di Khufi e della costruzione della Grande Piramide di Giza di 500 anni.

Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che la data si riferisca all’età del legno, che si trovava forse all’interno di un albero longevo.

Una spiegazione alternativa potrebbe essere dovuta alla rarità degli alberi nell’antico Egitto, il che rivelerebbe il motivo per cui il legno era così scarso e, per questo motivo, conservato, riciclato o curato per molti anni.

L’età del frammento di cedro suggerisce che l’oggetto in legno originale e il suo compagno “reliquia” fossero probabilmente collocati all’interno della piramide al momento della sua costruzione e non furono lasciati lì da esploratori di un’epoca successiva.

Spetterà ora agli studiosi discutere il suo uso e se sia stato deliberatamente depositato, come accadde durante il Nuovo Regno, quando i faraoni cercarono di enfatizzare la continuità con il passato facendosi seppellire con le loro antichità.

Di Francesca Orelli

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