La Formazione Hangman

Ha quasi 400 milioni di anni e si trova in Inghilterra la più antica foresta fossile mai scoperta

Forse le piante fossilizzate non avranno lo stesso appeal degli animali, a partire dai dinosauri, ma le informazioni che possono fornire sono quantomeno altrettanto preziose e quando a essersi preservato è un intero ecosistema i paleontologi sono di fronte a un vero tesoro.

È il caso delle cosiddette foreste pietrificate, la cui denominazione è decisamente esplicativa e finora l’esempio più antico era costituito dalla foresta fossile di Gilboa, sui monti Catskill, parte della catena degli Appalachi all’interno dello stato di New York: conosciuta fin dal 1870, è stato possibile in anni recenti, in particolare fra il 2004 e il 2007, sottoporla a uno studio approfondito che consente, fra le altre acquisizioni, una datazione compresa fra i 380 e i 385 milioni di anni fa (Devoniano).

Oggi questo record è stato superato dagli alberi fossilizzati rinvenuti nella formazione di arenaria Hangman del Somerset e del Devon in Inghilterra, risalenti a un periodo compreso tra 383 e 393 milioni di anni fa: vagamente simili a una prima occhiata alle odierne palme, i Calamophyton appartengono al genere Pseudosporochnales e furono descritti per la prima volta in Germania (sempre periodo Devoniano) e poi scoperti in altri luoghi in giro per il mondo insieme ad altri rappresentanti dello stesso genus come Lorophyton e Wattieza.

Foresta di calamofiti
Ricostruzione artistica della foresta di Calamofiti (Credit: Peter Giesen / Chris Berry)

Non si tratta dei singoli tronchi più antichi mai scoperti ma il più antico agglomerato, una foresta

A uno sguardo più attento e soprattutto esaminando la struttura interna essi evidenziano tuttavia notevoli differenze con gli alberi di oggi: tronchi sottili e cavi (in sezione sembrerebbe più un insieme di tanti piccoli tronchi) e rami ricoperti da miriadi di sottili ramoscelli invece di larghe foglie.

I calamofiti più alti raggiungevano i quattro metri e sembra che man mano che crescevano perdessero i rami a beneficio della vita animale, gli invertebrati che all’epoca vivevano al suolo ai piedi della foresta: il Denoviano fu in effetti il periodo della prima grande espansione della vita dal mare alla terraferma con il consolidamento dei primi piccoli animali terrestri e delle piante portatrici di semi e si estese complessivamente fra i 419 e i 358 milioni di anni fa.

“Il periodo devoniano ha cambiato radicalmente la vita sulla Terra. Ha anche cambiato il modo in cui l’acqua e la terra interagivano tra loro, poiché gli alberi e altre piante aiutavano a stabilizzare i sedimenti attraverso i loro sistemi di radici, ma si sa poco delle primissime foreste” afferma Neil Davies geologo dell’Università di Cambridge e coautore dello studio.

Nel Devoniano il mondo si presentava alquanto diverso da come lo vediamo oggi e questa parte del Devon e del Somerset non era un tutt’uno con l’Inghilterra ma connessa a parti delle attuali Germania e Belgio all’interno dell’antico supercontinente Laurentia, all’epoca prossimo all’equatore e dotato di un clima caldo e secco. Non a caso nei due Paesi europei sono stati rinvenuti fossili analoghi risalenti alla stessa epoca..

“Quando ho visto per la prima volta le immagini dei tronchi degli alberi ho capito subito cosa fossero, sulla base di 30 anni di studio di questo tipo di albero in tutto il mondo” dice Christopher Berry, paleobotanico dell’Università di Cardiff e anch’egli fra gli autori della nuova ricerca. “È stato incredibile vederli così vicino a casa. Ma l’intuizione maggiormente rivelatrice viene dal vedere, per la prima volta, questi alberi nelle posizioni in cui sono cresciuti. È la nostra prima opportunità di osservare direttamente l’ecologia di questo primo tipo di foresta, di interpretare l’ambiente in cui crescevano gli alberi di Calamophyton e di valutare il loro impatto sul sistema sedimentario”.

Tronco fossile
Dettaglio del tronco di un albero caduto (Immagine: Chris Berry)

Al termine del Devoniano si verificò la seconda delle cinque grandi estinzioni di massa

Studi recenti collocano le prime piante sulla terraferma in un periodo compreso fra il Cambriano e l’Ordoviciano, circa 500 milioni di anni fa, e singoli esemplari di alberi più antichi potrebbero essere stati individuati altrove (per esempio un fossile portato alla luce nel deserto dello Xinjiang in Cina risale a 393 milioni di anni fa) ma quello trovato in Inghilterra è il primo esempio noto di alberi cresciuti vicini e in massa. Gli scavi nell’arenaria, hanno permesso ai paleontologi di identificare piante, detriti vegetali, tronchi, tracce di radici e strutture sedimentarie in quella che nel Denoviano doveva essere una pianura semiarida con torrenti o piccoli fiumi che scendevano dalle aree montagnose.

Secondo gli studi con questi primi esempi di massa fittamente concentrata sulla terraferma le piante iniziarono con l’accumulo e l’infiltrazione degli scarti negli strati rocciosi a influenzare lo scorrimento nei fiumi nel paesaggio: “Era una foresta piuttosto strana, diversa da qualsiasi foresta che potremmo vedere oggi” spiega Davies. “Non c’era alcun sottobosco e l’erba non era ancora apparsa, ma c’erano molti ramoscelli lasciati cadere da questi fitti alberi, che avevano un grande effetto sul paesaggio.”

“Le prove contenute in questi fossili preservano una fase chiave nello sviluppo della Terra, quando i fiumi iniziarono a funzionare in un modo fondamentalmente diverso rispetto a prima, diventando la grande forza erosiva che sono oggi. A volte si pensa che le rocce britanniche siano state osservate a sufficienza, ma questo [studio] dimostra che rivisitarle può portare a nuove importanti scoperte”.

La ricerca Earth’s earliest forest: fossilized trees and vegetation-induced sedimentary structures from the Middle Devonian (Eifelian) Hangman Sandstone Formation, Somerset and Devon, SW England è stata pubblicata sul Journal of the Geological Society (febbraio 2024).

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