GeologiaNewsScienza

Nuova specie di 300 milioni di anni fa scoperta nello Utah

L’importanza della creatura i cui resti fossili sono stati ritrovati nel Parco Nazionale delle Canyonlands (Utah, Stati Uniti) è inversamente proporzionale alle sue ridotte dimensioni, una lunghezza dalla testa alla punta della coda di circa 45 centimetri: si tratta infatti del primo vertebrato di terra mai scoperto nelle Canyonlands, dove i fossili di creature acquatiche sono invece comuni.

Ha l’apparenza e le dimensioni di una grossa lucertola, la si potrebbe paragonare a un’iguana, ma si tratta probabilmente di una specie mai identificata prima d’ora: visse fra i 290 e i 310 milioni di anni fa, ovvero fra il Carbonifero Superiore (o Pennsylvaniano, fra i 318 e i 299 milioni di anni fa) e l’inizio del Permiano (299-251 milioni di anni fa), 50 milioni di anni prima della comparsa dei dinosauri.

All’inizio del Permiano i continenti iniziarono a riunirsi nel supercontinene Pangea

È un quadrupede e le prime analisi confermano si siano conservate quantomeno le vertebre, la parte superiore del cranio, il cingolo scapolare e le zampe anteriori. Questo ci dicono le prime analisi a un solo mese dalla rimozione del fossile, avvenuta alla fine di ottobre del 2021. Al momento (la creatura è ancora celata in due blocchi di pietra) non è infatti certo se sia imparentato più strettamente a un rettile o a un mammifero.

Il Carbonifero fu (come implicato dal nome stesso) l’era nella quale la vegetazione iniziò una massiccia colonizzazione della terraferma, grazie anche allo sviluppo di forme evolute di semi; l’ambiente divenne favorevole anche agli animali che si adattarono dando forma a loro volta all’uovo amniotico, che permette lo sviluppo dell’embrione anche in ambienti non umidi grazie al guscio rigido. In effetti il vertebrato oggetto della ricerca appartiene al gruppo denominato Amniota, che oggi include mammiferi, rettili, uccelli.

Una scoperta sensazionale, lo scheletro è quasi completo

La scoperta era stata compiuta da un ranger del parco nel 2020: allertate le autorità competenti, il Museo di Storia Naturale dello Utah, il Parco Nazionale della Foresta Pietrificata dell’Arizona e l’Università della California del Sud (USC) hanno ottenuto il permesso di rimuovere il reperto dal sito per sottoporlo agli studi necessari.

Il fossile era in effetti a rischio per l’erosione provocata dai monsoni che stagionalmente investono gli Stati Uniti sudoccidentali similmente a quanto accade in Asia. I ritrovamenti risalenti al Permiano sono di per sé già rari soprattutto in Nordamerica e il trovarsi di fronte al primo vertebrato non acquatico di quei tempi nella regione rende la scoperta persino più importante e lascia intendere vi sia ancora un mondo da esplorare celato nella pietra del Parco Nazionale delle Canyonlands.

Guarda anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *