Glucometro tradizionale

Tecnica non invasiva basata sul sudore per monitorare il livello di glucosio nel sangue

Il diabete è un problema relativo alla salute di una persona su 11 a livello mondiale e del 5,3% della popolazione italiana (3.200.000 individui). Al momento non esiste una vera propria cura, pertanto è fondamentale un adeguato e costante controllo sulle abitudini di vita e su alcuni valori fisiologici fondamentali.

Su tutti, naturalmente, il monitoraggio dei contenuti di zuccheri nel sangue. È un’attività che oggi viene compiuta in autonomia su base quotidiana e presuppone il prelievo di una goccia di sangue da analizzare tramite un glucometro tascabile.

La quantità di glucosio, inferiore e più diluita nel sudore rispetto al sangue, richiede una grande precisione nell’esame

Naturalmente dover eseguire una puntura con un pur piccolissimo ago anche due o tre volte al giorno è disagevole e i ricercatori stanno testando metodi non invasivi in grado di determinare in modo affidabile la concentrazione di glucosio nell’emoglobina. Fra i diversi sistemi oggetto di studio particolarmente promettente è l’analisi del sudore.

Seguendo questa strada, ricercatori dell’Università di San Diego, California, hanno messo a punto un dispositivo su cui posare il dito per un minuto in modo che la parte superiore in idrogel e venga a contatto con le ghiandole sudoripare (presenti in gran quantità sui polpastrelli); la piccola quantità di liquido assorbito viene sottoposta a una reazione enzimatica che genera una debole corrente elettrica rilevata e analizzata da un dispositivo portatile.

I test hanno restituito risultati affidabili sia prima che dopo i pasti

Per essere certi che l’analisi fornisca risultati affidabili, i ricercatori li hanno comparati con quelli ottenuti in modo tradizionale, tramite l’analisi standard del sangue degli stessi pazienti. In questo modo è stato possibile sviluppare un algoritmo che interpreta in modo corretto i dati, giungendo a un’affidabilità di quasi il 100%.

Questo sistema dev’essere personalizzato e implica una sorta di calibrazione del dispositivo tramite una o due analisi di una goccia di sangue al mese. Prima che sia pronto per l’utilizzo su larga scala, i ricercatori tenteranno di eliminare anche questa necessità rendendo indispensabile la calibrazione una volta sola e valuteranno inoltre gli effetti di interferenza dovuti a fattori quali il sapone con il quale ci si deterge abitualmente le mani o la semplice presenza di particelle di sporco.

Per ulteriori informazioni: Touch-Based Fingertip Blood-Free Reliable Glucose Monitoring: Personalized Data Processing for Predicting Blood Glucose Concentrations di
Juliane R. Sempionatto, Jong-Min Moon e Joseph Wang, ACS Sensors (2021)

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