Famiglie reali: ecco le 8 più disfunzionali (II parte)

Un imperatore che, accerchiato dai suoi dignitari di corte, sceglie un altro figlio ereditario per il trono, ma poi inizia una protesta silenziosa, facendo sprofondare il regno nel caos. E un tutore che, pur di diventare re, non esita a macchiarsi di un (probabile) infanticidio…ecco la seconda parte delle 8 famiglie reali più disfunzionali della storia.

5.L’imperatore passivo-aggressivo

Hai mai avuto l’impressione che tuo papà, o tua mamma, amasse di più tuo fratello, o tua sorella, rispetto a te?

Beh, se è questo il tuo caso, consolati, perché la storia è piena di episodi di questo genere.

Ed è anche l’impressione che avevano i figli dell’imperatore cinese Wanli.

Wanli, il tredicesimo imperatore della dinastia Ming, aveva due consorti ufficiali e moltissime concubine.

La sua concubina preferita, Lady Zheng, aveva due figli, uno dei quali Wanli voleva disperatamente come erede al trono.

I ministri dell’imperatore però non avrebbero mai considerato quel figlio – il terzo di Wanli – come erede.

Alla fine, comunque, i loro pareri prevalsero e Wanli fu costretto a dichiarare il suo primo figlio, avuto dalla consorte Lady Wang, come legittimo erede al trono.

L’imperatore poi fece qualcosa di molto strano. Smise di governare, nel vero senso della parola.

Wanli, fino a poco prima, era stato un forte sovrano e aveva gestito le ribellioni interne e le invasioni giapponesi con energia.

Gli ultimi vent’anni, o giù di lì, del suo regno, tuttavia, furono come un periodo zoppo.

Iniziando una protesta passivo-aggressiva, Wanli trascorse decenni ignorando riunioni, memorandum e tutti gli altri doveri reali.

Non sorprende che la sua decisioni minò il Paese, anzi: molti storici, ancora oggi, attribuiscono lo sgretolamento della dinastia Ming, avvenuto nel 1644, in gran parte all’auto sabotaggio portato avanti da Wanli.

Cosa non si farebbe per il proprio figlio prediletto…anche abbattere un’intera dinastia.

6.Un fratello prigioniero

Guglielmo il Conquistatore, il primo re normanno d’Inghilterra, aveva quattro figli.

Uno morì prima di lui. Guglielmo decise quindi di dividere il regno tra i suoi figli maggiori rimanenti.

Roberto ricevette la Normandia alla morte di suo padre, mentre Guglielmo il Giovane ottenne il trono d’Inghilterra.

La sua decisione lasciò fuori il figlio più giovane, Enrico. Tuttavia, anche se non aveva ricevuto un regno, Enrico era molto ambizioso e sapeva cogliere le opportunità…soprattutto quando si presentavano.

Nel 1100 Guglielmo il Giovane morì in un incidente di caccia, mentre Roberto era via per una crociata.

Nel giro di tre giorni Enrico si fece incoronare re d’Inghilterra (come Enrico I), battendo sul tempo il fratello assente, secondo quanto riportato dalle storie ufficiali della monarchia britannica.

Roberto, tornato dalla crociata, tentò di impadronirsi del trono d’Inghilterra, ma Enrico I lo respinse con brio e poi, pochi anni dopo, prese anche la Normandia.

Roberto successivamente venne catturato e Enrico I lo imprigionò per il resto della sua vita.

7.Un misterioso omicidio

Riccardo III, l’ultimo re Plantageneto d’Inghilterra, è stato recentemente riesumato da sotto un parcheggio a Leicester.

L’occasione è stata salutata dai fan di Riccardo come un’opportunità per comprendere meglio un re ricordato come un cattivo shakespeariano. Rimangono però le domande sull’ascesa al trono di Riccardo.

Iniziamo dal principio: quando il re Edoardo IV morì nel 1483, lasciò due figli giovani.

Il maggiore, Edoardo V, aveva solo dodici anni, quindi Riccardo III fu dichiarato loro tutore.

Dopo un regno di appena 68 giorni, Edoardo e suo fratello minore, Riccardo di Shrewsbury, furono mandati alla Torre di Londra e poi non furono più sentiti.

Nel frattempo Riccardo III salì al trono.

Nessuno sa, ancora oggi, cosa sia accaduto in seguito ai due ragazzi, che da allora sono noti come “I Principi della Torre”.

Una teoria, ampiamente diffusa, sostiene che Riccardo III li abbia uccisi.

Nessuno però ha mai trovato prove definitive della morte dei principi (anche se due piccoli scheletri sono stati rinvenuti nella Torre nel 1674), e lo stesso Riccardo III morì in battaglia solo due anni dopo, portando i suoi segreti nella sua tomba scavata frettolosamente.

8.Le mille mogli di Enrico VIII

Divorziata, decapitata, morta. Divorziata, decapitata, sopravvissuta.

Questi furono i destini delle sei mogli di Enrico VIII. Le questioni familiari finirono per dominare il regno di questo re della dinastia Tudor, che sembrava non riuscire ad assicurarsi un erede maschio.

All’inizio Enrico VIII sposò Caterina d’Aragona, la vedova di suo fratello.

Quando però l’occhio del re si spostò sulla vivace, e arguta, Anna Bolena negli anni Venti del Cinquecento, la sua argomentazione a favore del divorzio si concentrò in gran parte sul fatto che Caterina non avesse mai fatto sesso con suo fratello (e quindi neanche con lui).

Il caso di divorzio scosse la Chiesa Cattolica, innescando la Riforma Anglicana. Enrico ottenne il divorzio, ma Anna Bolena non si dimostrò più capace di fare figli di Caterina.

Alcuni medici, oggi, sospettano che Enrico potesse aver avuto una malattia genetica e che la stessa abbia causato molti degli aborti spontanei delle mogli.

Anna Bolena venne giustiziata con false accuse di tradimento, adulterio e incesto (venne accusata di essere andata a letto con suo fratello).

Enrico si sarebbe poi sposato altre quattro volte e avrebbe messo a morte un’altra delle sue mogli, Catherine Howard, con una falsa accusa di adulterio.

Alla fine gli sforzi di Enrico di mettere un erede sul trono furono inutili. Il suo unico figlio maschio morì durante l’adolescenza dopo appena sei anni di regno.

La pronipote di Enrico VIII, Lady Jane Grey, prese la corona per soli nove giorni prima di essere rovesciata da un’altra figlia, che lui aveva avuto da Caterina d’Aragona, Maria I (conosciuta anche come Maria Stuarda o Maria la Sanguinaria).

Maria Stuarda morì dopo appena cinque anni di regno e, al suo posto, salì al trono Elisabetta I, la figlia di Anna Bolena, che governò l’Inghilterra con pugno di ferro.

Il suo governo fu segnato da numerosi tumulti, ma i timori di Enrico VIII che una donna non potesse detenere il trono d’Inghilterra, si rivelarono del tutto infondati.

Secondo la storia ufficiale della monarchia britannica, la “Regina Vergine” diventò estremamente popolare, tanto che la data della sua ascesa al trono diventò una festa nazionale.

Una vittoria tardiva per la povera Anna Bolena, ma pur sempre una vittoria, sia per lei, sia per tutte le donne di quel periodo.

Di Francesca Orelli

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