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Addio a Gigi Proietti, il mattatore del teatro italiano

L’ultima mandrakata” di Gigi Proietti: il noto comico, attore, doppiatore, cabarettista e mattatore del teatro italiano si è spento nel giorno del suo 80esimo compleanno a Roma. Era ricoverato da due settimane nella terapia intensiva di una clinica privata per scompensi cardiaci. Le sue condizioni si erano già aggravate nella serata di ieri.

Lutto per il teatro e il cinema italiano: è morto Gigi Proietti. Il noto comico, attore, doppiatore, cabarettista, drammaturgo, regista e mattatore del teatro italiano si è spento nelle prime ore della mattina del 2 novembre 2020, giorno del suo 80esimo compleanno.

Proietti era ricoverato da due settimane nella terapia intensiva di una nota clinica privata di Roma per scompensi cardiaci. Ieri sera però, dopo una battaglia durata quindici giorni, le sue condizioni si sono aggravate.

L’attacco cardiaco fatale, che ha privato la cultura italiana di uno dei suoi più grandi mattatori, non è stato però causato dal Covid-19. Già in passato l’attore era stato ricoverato per problemi di cuore, ma ne era sempre uscito.

Gigi Proietti: i primi passi nel mondo dello spettacolo

Nato il 2 novembre 1940 a Roma, Gigi Proietti iniziò a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo suonando la chitarra, il piano, la fisarmonica e il contrabbasso in diversi nightclub della capitale.

Più tardi si iscrisse alla Facoltà di Legge dell’Università “La Sapienza” di Roma e, nello stesso periodo, cominciò a frequentare i corsi di Giancarlo Cobelli, che notò subito le sue qualità come musicista e lo volle per una piéce teatrale d’avanguardia.

Dopo aver trascorso diversi anni sul palcoscenico dei teatri, nel 1966 Proietti debuttò sia al cinema, nel film Le piacevoli notti, sia nella serie TV I grandi camaleonti.

Gigi Proietti e quella sostituzione che gli fece fare il grande balzo

Il successo per Proietti arrivò nel 1971 quando dovette sostituire Domenico Modugno nel musical Alleluja brava gente di Garinei&Giovannini. In quell’occasione recitò a fianco di Renato Rascel.

Dopo aver interpretato nel 1974 Neri Chiaramantesi nel dramma La cena delle beffe a fianco di Carmelo Bene e Vittorio Gassman, nel 1976 cominciò una fruttuosa collaborazione con Roberto Lerici, con il quale scrisse e diresse numerose piéces teatrali, iniziando con il one man show A me gli occhi, please.

Lo show ebbe un successo eccezionale: dopo essere stato inizialmente programmato per 6 repliche, superò le 300 repliche e con un pubblico che arrivava a comprendere anche 2000 spettatori a replica.

Gigi Proietti attore e doppiatore: da “Aladdin” a “Pinocchio”

Gigi Proietti ricoprì, in più occasioni, anche il ruolo del doppiatore per molti cartoni animati, serie TV e film in lingua italiana.

Durante la sua carriera, durata ben 55 anni, ha prestato la voce ad attori del calibro di Robert De Niro, Sean Connery, Sylvester Stallone, Richard Burton, Richard Harris, Dustin Hoffmann, Paul Newman, Charlton Heston e Marlon Brando.

È stato anche il Genio del cartone animato Disney Aladdin (un ruolo, definito dallo stesso Gigi Proietti, “molto faticoso”), Draco in Dragonheart e Gandalf in Lo Hobbit.

Come attore ha vestito anche i panni di Bruno “Mandrake” Fioretti in Febbre da cavallo-La mandrakata, da dove, secondo la leggenda, sarebbe poi nata l’espressione romana “Facce na mandrakata”, e di Mangiafuoco per il film live action Pinocchio di Matteo Garrone.

Gigi Proietti e il suo impegno per la TV: dal maresciallo Rocca a giudice di “Tale e Quale Show”

Gigi Proietti, oltre che al teatro e al cinema italiano, ha dato molto anche alla TV, non solo interpretando il Maresciallo Giovanni Rocca nella serie televisiva Il maresciallo Rocca (andata in onda dal 1996 al 2005), ma anche vestendo i panni di giurato di Tale e Quale Show, il noto varietà musicale condotto da Carlo Conti, nel 2015.

È stato anche uno dei narratori di Ulisse-Il piacere della scoperta: indimenticabile, per esempio, il suo contributo nel documentario Maria Antonietta-Ultimo sogno a Versailles, andato in onda proprio la scorsa settimana su Rai Uno, dove Gigi Proietti sembrava partecipare con tutta l’anima alle sofferenze dell’ultima regina francese.

Di Francesca Orelli

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