6 Ottobre 2024
Lago El'gygytgyn

Il lago Elgygytgyn, nell'estremo oriente della Russia artica. (Credit: Тимур Ахметов (CC BY-SA 3.0))

Un nuovo studio porta preziosi nuovi dati e qualche sorpresa riguardo il mistero del cambiamento nei cicli delle glaciazioni verificatosi durante il Pleistocene.

Con transizione del Pleistocene medio (in inglese Mid-Pleistocene Transition, MPT) ci si riferisce a un importante cambiamento nel ciclo delle glaciazioni verificatosi fra 1,25 e 0,75 milioni di anni fa. Fino ad allora infatti le ere glaciali si succedevano con relativa regolarità all’incirca ogni 40.000 anni. Poi in un periodo di tempo decisamente breve su scala geologica l’intervallo fra una glaciazione e l’altra passò a 100.000 anni, più del doppio.

Un nuovo studio guidato dall’Università del Massachusetts Amherst tenta per la prima volta di fornire una visione d’insieme su questo antico evento climatico che da sempre suscita perplessità fra i ricercatori: “È un vero enigma, nessuno sa davvero perché si sia verificato questo cambiamento” afferma Isla Castañeda, professoressa di geoscienze presso UMass Amherst e coautrice del documento.

L’evento è noto anche come Mid-Pleistocene Revolution (MPR), quasi a rimarcarne la portata

Il principale ostacolo per i paleoclimatologi consiste nella scarsità di dati in merito alle condizioni ambientali dell’epoca: le più antiche carote di ghiaccio artico contengono informazioni fino a soli 125.000 anni fa mentre i nuclei sedimentari più antichi sono quasi inesistenti, poiché fra l’inizio e il termine di ciascuna era glaciale le calotte avanzano e si ritirano agendo come giganteschi bulldozer che raspano e rimescolano gran parte dei sedimenti, dalla terra esposta in superficie fino al substrato roccioso più in profondità.

Tuttavia il lago El’gygytgyn pur essendo ubicato entro il circolo polare artico, nella zona nordorientale estrema della Russia, non finisce mai ricoperto dai ghiacci, rivelandosi il luogo ideale per questo genere di studi. La dottoressa Julie Brigham-Grette, professoressa di geoscienze presso l’UMass Amherst e coautrice della ricerca, è fra i più autorevoli esperti di scienze polari a livello mondiale.

Nel corso del 2009 guidò una spedizione presso l’El’gygytgyn che riuscì a effettuare un carotaggio di 685,5 metri di sedimenti, che racchiudono preziose informazioni sulla storia della Terra negli ultimi 3,6 milioni di anni. Lindberg e i suoi colleghi hanno analizzato la porzione di questo nucleo sedimentario che attraversava l’MPT, un totale di 174 campioni, alla ricerca di biomarcatori specifici in grado di aiutarli ad accertare la temperatura e la tipologia di vegetazione dell’epoca.

I paleoclimatologi puntano nel prossimo futuro a carotaggi in grado di risalire fino a due milioni di anni fa, in Antartide

Le informazioni in questo modo ottenute permettono per la prima volta di ricostruire le condizioni climatiche nell’Artico durante l’MPT. Il team di ricercatori non è stato ancora in grado di dare una risposta all’enigma, tuttavia sono emerse alcune scoperte sorprendenti: dati provenienti da altri siti indicano una generale tendenza al raffreddamento durante l’MPT nel suo insieme, ma questo trend non viene confermato dal lago El’gygytgyn.

Lo stadio isotopico marino (MIS, Marine Isotope Stages) individua l’alternarsi dei periodi caldi e freddi grazie agli isotopi dell’ossigeno rilevati in carotaggi del fondale marino. Una delle ere interglaciali, in cui il ghiaccio si stava ritirando, nota come MIS 31 si ritiene ampiamente trattarsi di un periodo anormalmente caldo, eppure i registri dell’El’gygytgyn evidenziano un clima temperato. Altri tre periodi interglaciali, MIS 27, 29 erano più caldi e MIS 21 in particolare molto caldo. Inoltre, la ricerca indica una tendenza all’essiccazione a lungo termine durante l’intero periodo dell’MPT.

I campioni prelevati da questo sito sono finora l’unico esempio di dati continui delle temperature artiche continentali attraverso l’MPT dall’inizio alla fine e forniscono un nuovo punto di vista sul clima del Pleistocene medio ad alte latitudini, che necessiterà di ulteriori studi per poter calibrare finemente i dati a livello dell’intero Artico e in modo specifico per ogni sito.

Fonte: Biomarker proxy records of Arctic climate change during the Mid-Pleistocene transition from Lake El’gygytgyn (Far East Russia), Climate of the Past (30 marzo 2022).

Guarda anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Sito in manutenzione

Sito attualmente in manutenzione, ci scusiamo per eventuali disagi

th (2)