Il Dadaismo: dalla negazione dell’arte alla poetica del caos

Il Dadaismo è stato un movimento artistico che si è sviluppato intorno alla prima metà del ‘900. La corrente nasce ufficialmente in Svizzera nel 1916 e poi si è diffusa in Europa, in particolare in Italia, in Germania e a Parigi, ma ha avuto seguaci anche in America. Le sue tematiche hanno maggiore risonanza nel dopoguerra, e fu ad esso che si ispirarono le successive correnti in Europa e in America.

Origine e caratteristiche del Dadaismo

La nascita del Dadaismo viene fatta coincidere con l’apertura a Zurigo del Cabaret Voltaire, avvenuta il 5 febbraio 1916. Il locale è un luogo di ritrovo fondato da un gruppo di intellettuali europei che hanno scelto di rifugiarsi in Svizzera per sfuggire alla guerra.

A caratterizzare l’attività che i giovani ventenni, animati da spirito anarchico e goliardico, svolgevano nel locale, era l’assenza di limiti e regole. Durante le serate, i giovani improvvisavano pièce teatrali, recitavano poesie, ballavano e discutevano d’arte anche facendo ricorso a provocazioni e linguaggi dissacranti. Facevano parte del nucleo originario Hugo Ball, Hans Arp, Marcel Janco, Richard Huelsenbeck, Hans Richter e Tristan Tzara.

Fu proprio quest’ultimo a dare il nome “Dadaismo” al movimento, e pare che sia stato ispirato dai versi dei neonati, “Dada”. Oltre all’atteggiamento dissacratorio, le caratteristiche che hanno contraddistinto la corrente erano la negazione dell’arte e la poetica della casualità. I dadaisti rinnegavano l’arte perché la ritenevano espressione delle convenzioni e dei valori morali della società occidentale.

L’arte, secondo il loro punto di vista, era solo un modo per affermare vanità e ipocrisia di quei valori che non avevano potuto evitare lo scoppio della prima Guerra Mondiale. Il caso” viene ritenuto invece come la garanzia migliore per dare vita ad opere d’arte originali e significative, espressione della vita quotidiana. Il movimento mira a fondere le varie arti, in particolare pittura, musica e poesia.

Differenze con altri movimenti

Un movimento che ha avuto molte similitudini con il Dadaismo è stato il Futurismo, anche se la posizione degli artisti futuristi nei confronti della guerra era diversa. Infatti, mentre il Futurismo si poneva come interventista, il Dadaismo era contro la guerra.

I due movimenti hanno avuto in comune l’atteggiamento ribelle e anarchico, l’attitudine a stupire con manifestazioni provocatorie e inusuali, l’impostazione anti-artistica, la libertà di linguaggio e la fusione tra le varie arti.

Il “caso”, caratteristica del dadaismo, avrà un ruolo fondamentale in altre correnti culturali: basti pensare al Surrealismo o ad altri movimenti dell’arte moderna o contemporanea.

Anche se il Dadaismo si è diffuso in diverse parti d’Europa, il movimento ha avuto breve durata. La sua funzione di demolizione del modo convenzionale di fare arte ha avuto fine fra il 1922 e il 1924, e alla sua fine ha contribuito anche il fatto che i suoi esponenti principali successivamente hanno optato per nuove soluzioni artistiche.

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