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The Expanse: su Prime la quinta stagione completa

È appena arrivata su Prime Video la quinta stagione di The Expanse, serie dal passato travagliato salvata dalla cancellazione proprio dal colosso Amazon. Uscita in dieci settimane da dicembre a inizio febbraio, la quinta stagione abbassa leggermente l’asticella del coinvolgimento; rivelando forse i primi segni di cedimento di una saga che fino ad ora si era sempre mostrata all’altezza delle aspettative.

The Expanse: dove eravamo rimasti

Ne è passata di acqua sotto i ponti dalla prima stagione di The Expanse. In questi anni, l’equipaggio della Rocy è saltato di battaglia in battaglia, vedendo la galassia mutare drasticamente nel corso delle proprie avventure. L’arrivo della proto-molecola, l’anello e le tensioni interne tra fazioni hanno dato una vera e propria scossa alle vite di James, Naomi, Alex e Amos.

Nella quinta stagione però li vediamo, forse per la prima volta, completamente divisi. Ciascuno infatti ha lasciato in sospeso parti del suo passato, ed è giunto il momento per tutti di chiudere il cerchio. Mentre Marco Inaros, leader dei ribelli cinturiani, sferra finalmente il suo potente attacco contro Marte e la Terra. Riusciranno a salvare i pianeti interni dalla guerra che sembra ormai inevitabile?

La quinta stagione di The Expanse

The Expanse 5

Sottotono è forse il primo aggettivo che ci viene in mente pensando a questa quinta stagione di The Expanse. Finora non era mai successo che i nuovi episodi ci lasciassero un leggero retrogusto di delusione, eppure a questo giro sono diversi gli aspetti che ci hanno fatto storcere il naso. In primis, una trama forse fin troppo frammentata che stenta a decollare fino all’ultimo.

Criticabile la scelta di dividere un gruppo che fin qui si era dimostrato così ricco di alchimia. L’equipaggio della Rocy, sparso per la galassia, perde molto del suo charme; e la storia si riduce così a una serie di quest limitate e forse poco accattivanti. Pesa molto anche la scelta narrativa fatta sul finale, o meglio il modo in cui avviene; una mancanza di stile che contribuisce e diminuire il nostro godimento per una serie che, finora, non ci aveva mai delusi.

Cosa ci aspetterà nelle prossime stagioni? Difficile dirlo, a meno che non si abbia letto la saga alla quale la serie si ispira. La nostra speranza è che Daniel Abraham e Ty Franck, in arte James S. A. Corey e tutte le personalità che stanno dietro questo adattamento televisivo scelgano di cambiare rotta e di tornare ai vecchi fasti.

Regalandoci un po’ più di azione e di mistero e un po’ meno cali di attenzione a metà stagione.

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