Martin Luther King Jr.: l’iconico leader dei diritti civili (II parte)

Martin Luther King Jr., dopo essere stato nominato “uomo dell’anno” dalla rivista Times, diventa anche il vincitore più giovane del Premio Nobel per la Pace. Il 4 aprile 1968 la sua esistenza verrà bruscamente interrotta dal suprematista bianco James Earl Ray, ma la sua eredità, così come il suo ricordo, avranno un impatto profondo sugli Stati Uniti e sul mondo intero.

Martin Luther King Jr.vince il Premio Nobel per la Pace

Dopo la marcia su Washington DC, e l’incontro storico con il presidente John F.Kennedy, King venne nominato “uomo dell’anno” dalla rivista Times.

Nel 1964, esattamente un anno dopo quell’avvenimento, con i suoi 35 anni, Martin Luther King Jr. diventò il più giovane vincitore del Premio Nobel per la Pace.

Donò l’intera vincita al movimento per i diritti civili. King, oltre al Nobel, ricevette altri premi per il suo impegno e diverse lauree honoris causa.

I lavori successivi e l’assassinio

Oltre che per le questioni razziali, King diventò anche un fervente attivista per la giustizia economica e un critico molto acceso della guerra del Vietnam.

Formò anche una nuova organizzazione, la Poor People’s Campaign, che era impopolare tra alcuni attivisti neri che volevano adottare approcci più radicali al cambiamento sociale, come quelli sostenuti dalle campagne Black Power.

Il 3 aprile 1968, a Memphis, in Tennessee, Martin Luther King Jr. pronunciò un toccante discorso, intonando:

Sono stato sulla cima della montagna e ho visto la terra promessa. Potrei non arrivarci con te. Ma voglio che tu sappia stasera che noi, come popolo, arriveremo alla terra promessa.”

Il 4 aprile 1968, il giorno dopo, mentre si trovava sul balcone del Lorraine Motel, King venne assassinato.

Per quel crimine venne condannato il suprematista bianco James Earl Ray, sebbene l’identità dell’assassino di King sia ancora oggi oggetto di molte controversie e discussioni.

L’eredità di Martin Luther King Jr.: ecco cosa ci ha lasciato

King ebbe un profondo impatto sugli Stati Uniti e sul resto del mondo. La marcia su Washington, per esempio, influenzò l’approvazione dello storico Civil Rights Act, che sostanzialmente rese illegale la segregazione.

Nel 1968 Coretta King, poco dopo l’assassinio del marito, ha fondato il Martin Luther King Jr.Center for Nonviolent Social Change. Ha anche guidato gli sforzi per rendere il compleanno di King (15 gennaio) una Festa Nazionale, che venne celebrata per la prima volta nel 1986.

Il 28 agosto 2011, nel 48esimo anniversario della Marcia su Washington DC, è stato inaugurato un memoriale a King sul National Mall di Washington DC.

Il monumento è costituito da una statua di King, alta 10 metri, scolpita nella “Pietra della Speranza” e che attraversa due massi che rappresentano la “Montagna della Disperazione”.

Di Francesca Orelli

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