5 Ottobre 2024
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Scrittrice e giornalista, Matilde Serao, nata a Patrasso nel 1856, ha segnato la storia della letteratura italiana. è stata lei, infatti, la prima donna in Italia ad aver fondato e diretto un quotidiano in Italia, “Il Corriere di Roma”, prima e “Il Mattino” e “Il Giorno”, dopo.

Candidata per ben sei volte al Premio Nobel per la letteratura, non riuscì mai ad aggiudicarselo. La sua bibliografia colpisce per quantità e soprattutto qualità delle opere, fra le quali c’è anche “Fascino muliebre”, un libricino tutto al femminile che è un po’ una pecora bianca rispetto agli altri libri.

“Fascino muliebre”, fra consigli di bellezza e annotazioni letterarie

Il curriculum di Matilde Serao è, come abbiamo visto, noto per tanti e prestigiosi traguardi raggiunti; una curiosità che non tutti conoscono è la pubblicazione di “Fascino muliebre”.

La prima edizione del libricino aveva una grafica molto accattivante: in copertina, c’è una sognante fanciulla, fiancheggiata da un mazzo di rose, che guarda verso un punto indefinito, attorniata da ghirigori su fondo pastello.

La copertina anticipa con efficacia quello che la lettrice troverà all’interno: sogni ad occhi aperti e bellezza. Infatti, Matilde Serao parla di bellezza tout court, dispensando consigli di bellezza e di cura delle persona, e richiamando aneddoti e annotazioni letterarie sulle donne e sulla femminilità.

Siamo agli inizi del Novecento e, a quanto pare, il volume fu realizzato per sponsorizzare i prodotti della “Bertelli & Co.”, società che produceva e commercializzava prodotti di profumeria e cura del corpo, visto che le ultime pagine del libro comprendono un listino prezzi del campionario della Bertelli.

Donne e società di inizio Novecento

Per noi uomini e donne del XXI secolo il volumetto di Matilde Serao può sembrare, a prima vista, non particolarmente innovativo: è da decenni che, in effetti, ci sono riviste, trasmissioni e canali youtube dove il corpo e la sua cura sono al centro.

Pensiamo, ad esempio, ai tanti e vari filoni editoriali che, negli anni, hanno (e continuano ancor oggi) a riempire gli scaffali di librerie ed edicole: all’interno troviamo recensioni di prodotti, trucchi per essere più belli e interviste ai curatori d’immagine.

Diversamente, più di un secolo fa questi prodotti erano meno conosciuti al grande pubblico, ma ancora meno nota era la pubblicità degli stessi. Siamo lontani dagli anni del boom economico e dei mass media che invadono le case.

E, calandoci in questo contesto, comprendiamo la ventata di novità che il libricino di Matilde Serao portò fra le mani delle sue lettrici, affermando ancora una volta la sua professionalità e competenza.

Pur cimentandosi in un campo lontano dai suoi abituali, Serao riuscì a mettere a punto un prodotto di successo, conquistandosi l’attenzione delle sue lettrici di allora e anche di oggi: navigando qua e là non è difficile trovare recenti ristampe del libricino.

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