Petroglifo a spirale

Il calendario dei Popoli Ancestrali (Anasazi) nelle incisioni rupestri in Nordamerica

Siamo all’interno di un canyon a Castle Rock, sull’altopiano di Mesa Verde, nel sud-ovest degli Stati Uniti al confine fra gli stati del Colorado e dello Utah. È qui che lungo le pareti gli archeologi hanno individuato una nuova serie di petroglifi realizzati dai primi nativi americani e alcuni di questi potrebbero costituire una sorta di calendario.

Della civiltà dei Popoli Ancestrali o Pueblo Ancestrali, nomi oggi preferiti ad Anasazi, si hanno prove archeologiche risalenti a 3500 anni fa ma rimane a tutt’oggi una cultura di cui sappiamo poco, complice l’assenza di un sistema di scrittura, e la cui estinzione non è ancora del tutto chiara nelle sue ragioni: lo stesso sito di Castle Rock pare sia stato abitato per pochi decenni, dal 1250 circa fino al 1274. Situazione analoga in altri insediamenti della regione e oggi l’ipotesi più probabile è che siano stati decimati e costretti a emigrare dalla crisi conseguente la siccità.

Cliff Palace, Mesa Verde
Il Cliff Palace nel Parco Nazionale Mesa Verde, Colorado, è la più grande struttura del Pueblo Ancestrale conosciuta: è realizzata principalmente con arenaria, malta e travi di legno (Foto di Judson McCranie, CC BY-SA 3.0 DEED)

Gli Anasazi vivevano in abitazioni in pietra e mattoni di fango cotti al sole o in grotte, usate anche come deposito

“Le comunità agricole del Pueblo svilupparono una delle culture precolombiane più avanzate del Nord America. Affinarono l’arte di costruire case in pietra a più piani, simili alle case cittadine medievali o anche ai condomini successivi. La gente del Pueblo era anche famosa per la propria arte rupestre, gioielli intricati e ceramiche con diversi motivi dipinti con un pigmento nero su sfondo bianco.” spiega Radosław Palonka , professore di archeologia all’Università Jagellonica (Cracovia, Polonia) leader del team di ricercatori.

Le incisioni rupestri oggetto dello studio si estendono lungo le pareti del canyon a un’altezza di 800 metri sopra il livello degli insediamenti per ben quattro chilometri e hanno dimensioni fino a oltre un metro: “Pensavo che avessimo studiato a fondo quest’area, conducendo scavi su vasta scala, indagini geofisiche e digitalizzazione” continua Palonka “Tuttavia, ho ricevuto alcune indicazioni dai membri più anziani della comunità locale secondo le quali si poteva trovare qualcosa di più nelle parti più alte e meno accessibili del canyon. Volevamo verificare queste informazioni e ciò che abbiamo trovato ha superato le nostre più rosee aspettative.”

Petroglifi a Castle Rock
La serie di incisioni rupestri si estende per quattro chilometri lungo le pareti del canyon (Credit: Università Jagellonica)

Il Popolo Ancestrale era organizzato in una florida economia agricola sedentaria, fino a una terribile crisi

Ad aver catturato l’attenzione sono soprattutto alcune strutture a spirale: i ricercatori pensano che il Pueblo Ancestrale possa aver utilizzato i glifi come calendario per le osservazioni astronomiche e per commemorare giorni speciali come i solstizi d’estate e d’inverno e gli equinozi di primavera e autunno.

Secondo Palonka i risultati cambiano completamente la percezione dell’area in quella che è conosciuta come l’era dei cestai nel III secolo d.C. A quel tempo, il popolo Pueblo viveva in case semi-sotterranee racchiuse da palizzate di legno, dedicandosi ad attività come l’agricoltura e la realizzazione di stuoie e cesti.

Secondo gli archeologi il numero di abitanti nella regione nel XIII secolo potrebbe essere stato molto superiore a quanto finora ritenuto, basandosi sui calendari e altri diagrammi appena scoperti. Un’opera di mappatura più dettagliata è attualmente in corso sfruttando la tecnologia LIDAR (Light Detection and Ranging) in grado di rivelare dettagli di 5-10 centimetri e questo potrebbe portare alla scoperta di ulteriori nuove incisioni.

“Stiamo aspettando i risultati finali del loro lavoro e speriamo di individuare siti nuovi, precedentemente sconosciuti, principalmente di periodi precedenti” conclude Palonka.

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