La strada degli scrittori, sulle orme dei grandi autori siciliani

Frammenti di vita vissuta, colti per caso nel mondo che vive di vita propria, spesso compongono il mosaico di un grande romanzo seguendo un percorso che va dalla strada alla pagina.

Il percorso inverso, di cui il progetto “La strada degli scrittori” è un esempio, vede invece il passaggio dalla storia narrata in un romanzo al luogo reale in cui gli episodi hanno trovato fonte di ispirazione.

La strada degli scrittori

Nel 2013 prende forma il progetto “La strada degli scrittori”, nato dall’intuito del giornalista Felice Cavallaro, che dà un nuovo nome alla SS 640 lungo la quale si trovano luoghi delle vite dei più grandi scrittori siciliani e dei loro romanzi.

Da Luigi Pirandello ad Andrea Camilleri, da Giuseppe Tomasi di Lampedusa a Leonardo Sciascia, si viaggia da Porto Empedocle a Racalmuto, e si tocca, strada facendo, Favaro, Agrigento e Caltanissetta.

I luoghi letterari toccati

Un percorso dalla vocazione turistica –  culturale che permette di apprezzare, oltre ai grandi siti e monumenti storici dell’isola, anche la casa natale di Luigi Pirandello e la sua Girgenti o, a Porto Empedocle, la bella e immaginaria Vigata di Andrea Camilleri.

Oppure la Cattedrale di Agrigento dove è conservata la Lettera del Diavolo della Beata Corbera che Tomasi di Lampedusa richiamò nel suo “Gattopardo”; ma anche il Castello Chiaramontano e il teatro Regina Margherita, per omaggiare la “Morte dell’Inquisitore” di Leonardo Sciascia.

Non solo letteratura

“La strada degli scrittori”, come dicevamo, è il nuovo nome di una statale molto importante nell’assetto viario della Sicilia: la SS 640, infatti, parte da Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, e finisce a Caltanissetta, attraversando la Valle dei Templi.

Lunga 72 km, “La strada degli scrittori” termina in corrispondenza dell’innesto alla A19 e lungo il suo tragitto serve di collegamento anche con altre strade vitali della regione, come ad esempio la strada che unisce tra Palermo e Agrigento o Caltanissetta con Gela.

Oltre all’importanza turistica e di viabilità, la SS640 è ricordata anche per altri motivi. Qui, sul viadotto Gasena, il magistrato Rosario Livatino venne brutalmente assassinato il 21 settembre 1990 in un agguato mafioso.

Sempre sulla Agrigento – Caltanissetta morirono Antonio Saetta, Presidente della prima sezione della Corte d’Assise d’Appello di Palermo, nel 1988 e nell’aprile del 1992 il Maresciallo Maggiore Giuliano Guazzelli, entrambi vittime della mafia.

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