Letteratura

Natsume Sōseki, il romanziere giapponese dall’infanzia infelice

Harumi Murakami e Banana Yoshimoto sono fra gli scrittori giapponesi contemporanei più famosi al giorno di oggi: i loro romanzi conquistano milioni di lettori in tutto il mondo, a ogni latitudine, contribuendo a rendere il paese del Sol Levante meno distante da noi.

Forse un po’ meno noto al grande pubblico è Natsume Sōseki, ritenuto da molti il primo romanziere del Giappone moderno che, con i suoi libri, ha esplorato la crisi dell’uomo moderno con uno stile di facile accesso a chiunque.

Cenni biografici di  Natsume Sōseki

Nato nel 1867, Natsume Sōseki ebbe un’infanzia piuttosto infelice: il padre era un samurai di basso rango e lui era l’ultimo di otto figli. Per un periodo venne dato in adozione, ma quando i genitori affidatari divorziarono Natsume dovette tornare nella sua famiglia di origine.

Qui le sue inclinazioni per la letteratura non vennero viste di buon occhio, nonostante le ostilità della famiglia Natsume Sōseki riuscì comunque a compiere gli studi presso l’Università imperiale di Tokyo dove si laureò nel 1893.

Il suo percorso universitario si caratterizzò, fra l’altro, per lo studio della lingua inglese, soluzione che tradì l’ampiezza del raggio che Natsume Sōseki immaginava per la propria carriera. Gli studi di lingua inglese saranno poi spesi con profitto da Sōseki a Londra fra il 1900 e il 1902 per un percorso di approfondimento e specializzazione.

Infatti, dopo essere stato selezionato dal Ministero dell’Istruzione giapponese, Natsume Sōseki si recò a Londra ad approfondire i suoi studi; in particolare, frequentò l’University College di Londra dove ebbe modo di avvicinarsi alla cultura occidentale e, in particolare, quella inglese.

Nonostante l’esperienza professionale stimolante, il soggiorno a Londra costerà molto alla salute di Natsume Sōseki che, in quel periodo, a causa della solitudine, accusò dei disturbi psicofisici ed esaurimento. 

La carriera da scrittore

Nel 1903, terminata l’esperienza inglese, Sōseki iniziò la carriera di scrittore che comprenderà sia testi tipici della letteratura giapponese, come gli haiku, che romanzi, dei quali uno solo esplicitamente autobiografico, Michikusa.

La produzione di Sōseki fu varia e influenzata dalla letteratura inglese: fece ricorso al flusso di coscienza, cioè al libero fluire dei pensieri prima dell’organizzazione logica in frasi e strutture, e nei suoi testi diversi critici hanno letto l’influenza della satira di Jonathan Swift.

Sempre piuttosto fragile di salute,  Sōseki muore nel 1916, a soli 49 anni, per un’ulcera duodenale. 

Considerato da molti come il primo romanziere giapponese dell’età moderna, Sōseki segna la letteratura giapponese moderna e apre la strada che sarà poi solcata da molti altri, fra cui Haruki Murakami.

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