Padova passo dopo passo, sulle orme di libri e scrittori

La Basilica di Sant’Antonio, Prato della Valle e l’antica Università sono solo alcuni dei tanti luoghi che fanno di Padova, città veneta con oltre 200.000 abitanti, meta turistica da visitare e apprezzare.

Oltre al turismo, Padova vanta una vivacità culturale di primario rilievo: ieri, come oggi, il clima intellettuale è molto attivo e non è un caso che dalla città che ospita il ciclo di affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni siano transitati molti scrittori nei secoli.

Il volo su Vienna di Gabriele D’Annunzio

Partiamo da D’Annunzio che, con le sue imprese militari, ha segnato la storia del secolo scorso. Fra le gesta di Gabriele D’Annunzio c’è il celebre volo su Vienna: solcando i cieli della capitale austriaca, D’Annunzio sganciò 50.000 volantini contro l’Austria, ai tempi nostro nemico.

Lo scrittore di Pescara fece partire proprio da uno degli aeroporti militari di Padova, il campo di aviazione di San Pelagio, il suo volo ed omaggiò Padova con una poesia, il cui testo è oggi inciso su una lapide a muro conservata sotto il porticato della loggia Amuleia a Prato della Valle.

Inoltre, è noto che il poeta amava frequentare il Caffè Pedrocchi, celebre punto di incontro di intellettuali, studenti, politici e accademici; anche Eleonora Duse, con la quale D’Annunzio ebbe una relazione, frequentò il Caffè.

La casa di Francesco Petrarca

Francesco Petrarca, considerato a ragione uno dei patriarchi della nostra lingua, trascorse gli ultimi anni della sua vita prima a Padova e poi ad Arquà, dove spirò. Nel capoluogo, gli fu assegnata una casa canonicale, in seguito al conferimento del canonicato, nei pressi del Duomo.

Negli anni del soggiorno padovano, si dedicò allo studio e, in particolare, alla revisione del suo Canzoniere; la casa canonicale non è aperta al pubblico, ma è presente una targa che ricorda il celebre ospite.

Gli autori di teatro: Ruzante e Shakespeare

Nativo di Padova, Ruzante ha saputo unire alla raffinata educazione che gli era stata impartita il realismo del popolo, dando vita a commedie che hanno e meritano un posto particolare nel teatro rinascimentale. Padova lo ricorda con una statua nei pressi del Teatro Verdi.

Non sarà celebre come “Romeo e Giulietta”, ma “La bisbetica domata” rappresenta comunque una pietra miliare nella produzione di William Shakespeare che aveva un debole per le città venete, che funsero in più occasioni da cornice per le sue opere.

“La bisbetica domata” è ambientata, appunto, a Padova e viene nominata proprio nell’incipit dell’opera, con l’attributo di culla delle arti: un riconoscimento più che meritato per una città davvero ricca, nell’accezione più ampia del termine.

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