“Piet Mondrian. Dalla figurazione all’astrazione” al Mudec di Milano
Al MUDEC di Milano è in corso un importante progetto espositivo dedicato a Piet Mondrian, uno dei più grandi artisti che hanno caratterizzato la pittura del Novecento, noto per essere stato il padre del Neoplasticismo.
La mostra, dal titolo “Piet Mondrian. Dalla figurazione all’astrazione”, è visitabile già dal 24 novembre 2021 e resterà aperta al pubblico fino al 27 marzo 2022 presso le sale del MUDEC – Museo delle Culture di Milano.
Sessanta opere di Mondrian al MUDEC di Milano
La mostra dedicata a Piet Mondrian, artista poco presente nei musei italiani, rappresenta per il pubblico un’occasione davvero unica e rara per ammirare i suoi capolavori. Il progetto espositivo è stato realizzato da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, assieme alla collaborazione del Kunstmuseum Den Haag, che possiede la più importante collezione di opere di Mondrian al mondo.
Da questo museo provengono sessanta opere dell’artista che saranno presenti alla mostra e che raccontano la sua evoluzione stilistica nel corso degli anni, a partire dall’osservazione della natura per giungere alle forme essenziali e lineari che l’hanno reso celebre in tutto il mondo.
Tra le opere in mostra, vi sono anche quelle di alcuni artisti della Scuola dell’Aja e dei designer De Stijl. Fanno parte del percorso espositivo anche due opere provenienti dal Museo del Novecento di Milano ed un dipinto di stile neoplastico proveniente dal National Museum of Serbia di Belgrado.
Il percorso espositivo
La mostra “Piet Mondrian. Dalla figurazione all’astrazione” è curata da Daniel Koep, Head of Exhibitions, e daDoede Hardeman, Head of Collections, con il concept del direttore del Kunstmusem, Benno Tempel.
L’evoluzione stilistica di Mondrian, raccontata attraverso le sue opere, è caratterizzata da una lunga ricerca di equilibrio e di perfezione formale. Il percorso espositivo è suddiviso in varie sezioni tematiche: tra queste, una parte della mostra è dedicata a De Stijl (Lo Stile), movimento artistico nato nei Paesi Bassi nel 1917 grazie all’idea dello stesso Mondrian e di Theo van Doesburg, che portò importanti innovazioni nell’ambito dell’arte, dell’architettura e del design.
All’interno della mostra, anche design e musica
Nel percorso espositivo si inserisce anche una interessante sezione curata da Domitilla Dardi, che intende spiegare al pubblico la profonda influenza che il Neoplasticismo e l’arte di Mondrian hanno avuto sul design.
Altra grande passione di Mondrian, oltre all’arte e alla pittura, fu la musica jazz, alla quale si appassionò durante i suoi anni a Parigi, tra i locali notturni e gli spettacoli di intrattenimento. Fu in questo periodo che l’artista olandese si avvicinò ai cosiddetti “rumoristi”, musicisti che riproducevano suoni artificiali e rumori prodotti dalle macchine.
All’interno della mostra dedicata a Mondrian a Milano, inoltre, una suggestiva video installazione a cura di Storyville racconta l’affascinante rapporto tra le opere neoplastiche di Mondrian e la musica, permettendo allo spettatore di proiettarsi nella poetica dell’artista che oltrepassa la pittura.
Per maggiori info sulla mostra, visitare il sito del MUDEC.