Abdulrazak Gurnah: le cose da sapere

Niente vergogna o timore se, prima di poco tempo fa, non avevate mai sentito parlare di Abdulrazak Gurnah, premio Nobel letteratura 2021: poco conosciuto e ancora meno pubblicizzato in Italia, Gurnah è un autore che merita di essere letto e riletto.

Gurnah Nobel letteratura 2021: il tema della migrazione

Autore di numerosi romanzi, è scarsamente popolare in Italia: i testi tradotti sono pochi, solamente tre (attualmente sono disponibili in italiano Paradiso, Sulla riva del mare, Il disertore), e sono approdati in libreria senza particolari campagne pubblicitarie alle spalle.

Fil rouge nei libri di Gurnah è la migrazione, esperienza che l’autore ha vissuto in prima persona e che, conseguentemente, ha particolarmente a cuore; nelle opere numerosi sono i riferimenti legati alla sua vita e alla sua esperienza di migrante.

In Admiring Silence, ad esempio, narra di un ragazzo che lascia Zanzibar, il paese natale, per l’Inghilterra dove incontrerà la donna della sua vita e si dedicherà all’insegnamento. Esperienza molto affine a quella che Gurnah ha vissuto da giovane.

Nonostante il tempo trascorso, il richiamo, la nostalgia, la mancanza del luogo natale sono sentimenti che Gurnah continua a provare e che tornano nei suoi romanzi. La migrazione è questo, ma non solo.

Disincantato, Gurnah non si tira indietro davanti ai temi più spinosi legati alla migrazione: il razzismo e la violenza, lo spaesamento e il trauma che ciascun migrante vive e subisce, rimanendone segnato a vita.

Non stupisce che il Nobel letteratura 2021 sia stato assegnato a Abdulrazak Gurnah: purtroppo è cronaca di tutti i giorni il dramma della migrazione che tante, troppe persone affrontano e merito di Gurnah è aver saputo dare loro voce e rilievo.

Gurnah: stile e struttura del testo narrativo

Accanto all’attualità dei temi affrontati, Gurnah ci colpisce anche per lo stile, il lessico e la struttura dei suoi testi. I testi sono molto ricercati e possono risultare non di agevole lettura a chi si approccia per la prima volta.

Infatti, Gurnah spesso decide di raccontare la storia non “in ordine”, ma seguendo un andamento frammentario. Il risultato è una lettura impegnativa, complice anche il lessico utilizzato che è al tempo stesso ricco ed evocativo.

Termini in lingua araba e swhaili e periodi lunghi e complicati non sono infrequenti in Gurnah Nobel letteratura. Spesso nella lettura ci imbattiamo in termini che sanno fare centro con i sensi del lettore: non è inusuale che si aprano cassetti dei ricordi o si materializzano immagini nuove.

Per farvi un esempio, leggendo Gurnah potreste quasi sentire i profumi di Zanzibar o ammirarne i paesaggi, ma anche potrebbero balzarvi all’occhio scene, immagini che aveva usato Shakespeare o qualche altro mostro sacro della letteratura.

Leggere Gurnah, in definitiva, non è semplice e nemmeno immediato. È complicato, come lo è la nostra società contemporanea. Ma varrà comunque la pena cimentarsi con i romanzi di Gurnah e la chiave di lettura che ci danno; a noi il compito di far girare il meccanismo nella toppa.

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