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Una donna promettente: i candidati agli Oscar 2021

Nuovo appuntamento del nostro viaggio tra le nomination agli Oscar 2021. Il film protagonista di oggi è Una donna promettente (Promising Young Woman in lingua originale) prima pellicola di Emerald Fennell, che ne ha curato anche la sceneggiatura. La storia segue le vicende di Cassie (una strepitosa Carey Mulligan) giovane segnata dal peso della violenza maschile contro le donne.

Trama

Ogni fine settimana, Cassie si reca in un locale, finge di ubriacarsi tanto da non reggersi in piedi e aspetta. Ogni fine settimana, un bravo ragazzo le si avvicina e le propone di riaccompagnarla a casa, per proteggerla dai malintenzionati. Da quando lo fa, Cassie ha incontrato un gran numero di bravi ragazzi del genere. Tutti, in un modo o nell’altro, hanno cercato di approfittare delle sue condizioni.

Cassie ha un taccuino, dove segna i nomi e tiene il conto di ognuno di loro. Il motivo è una profonda cicatrice che si porta dietro dai tempi dell’università, una storia che non ha mai superato e che sembra destinata a tornare repentinamente a galla quando incontra Ryan. Lui è dolce,  la fa sentire felice, sembra a tutti gli effetti un bravo ragazzo. Ma il passato è sempre lì, e una serie di eventi trascina Cassie in una spirale di vendetta e di autodistruzione.

Una donna promettente

Il destino di una donna promettente

Quante volte abbiamo letto sui giornali e sentito al tg di una ragazza violentata mentre era in stato di semi-incoscienza? Non è di certo una notizia che ci sorprende per la sua novità, eppure ogni volta che accade ci ritroviamo sempre nello stesso punto. A domandarci di chi sia stata la colpa, se lei se l’è cercata oppure no, quanto avesse bevuto, com’era vestita, con chi si fosse accompagnata.

È da questo calderone che nasce Una donna promettente. Emerald Fennell, attrice, sceneggiatrice e regista alla sua prima pellicola, si inserisce di forza nella discussione dando un nuovo punto di vista: quello dell’altra. L’amica, la sopravvissuta, la donna che non ha subito la violenza in prima persona ma ne porta comunque i segni.

Cassie, qui interpretata da una Carey Mulligan a dir poco magnetica, ha vissuto da spalla il dramma dell’amica Nina. E non ne è mai uscita. Lo ha fatto suo, lo ha interiorizzato e su quelle ceneri ha costruito una nuova se stessa. Vendicativa, a tratti ancora fanciullesca, Cassie è anche terribilmente sveglia e concentrata su un solo obiettivo: rendere giustizia alla memoria di Nina.

Così, grazie a lei Una donna promettente si fa manifesto di chi dice basta non solo alla violenza maschile, ma all’intero sistema patriarcale che ne permette l’esistenza, e che spesso la maschera dietro una facciata di ingenua sorpresa. Gli uomini ne escono male, anzi malissimo. Ma a ben guardare, quella della Emerald sembra essere una metafora, la rappresentazione su pellicola di come l’intero sistema sia corrotto, e non ci siano innocenti (né uomini né donne) tra coloro che ne accettano le regole.

La regia è intrigante, la Mulligan superba. Il messaggio è chiaro e potente: finché neghiamo di essere parte del sistema, e ci rifiutiamo di farci carico delle nostre responsabilità, nessuno di noi può essere davvero innocente.

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