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L’improvvisazione musicale: uno “strumento” per migliorare l’umore

Secondo un nuovo studio, le collaborazioni di improvvisazione musicale online contribuirebbero significativamente a migliorare l’umore, ridurre i sentimenti di solitudine e promuovere invece quelli legati all’affiliazione tra i partecipanti.

La musica che vince sulla solitudine

La produzione spontanea di musica di gruppo è associata a una serie di benefici per il benessere, a quanto pare anche se gli artisti non si trovano nella stessa stanza.

Stando ad i risultati dell’Università di Edimburgo, le sessioni di improvvisazione online di un gruppo internazionale di musicisti hanno migliorato l’umore, abbassato i livelli di solitudine e promosso sentimenti positivi durante il primo blocco del Covid-19. Lo studio è il primo a indagare gli effetti della produzione musicale online globale durante la pandemia.

Lo studio durante il lockdown

I ricercatori dell’Edinburgh College of Art hanno esaminato le esperienze della Glasgow Improvisers Orchestra, un gruppo eterogeneo di musicisti che include musicisti che si sono esibiti con la National Jazz Orchestra e la BBC Scottish Symphony Orchestra.

L’orchestra ha iniziato le sessioni di improvvisazione come un modo per rimanere in contatto durante il lockdown. Alle sessioni di Zoom sono stati invitati anche musicisti provenienti da altre parti del mondo.

I ricercatori hanno quindi intervistato un campione di 29 musicisti che hanno preso parte a queste sessioni bisettimanali di musica online da marzo 2020 a giugno 2020.

Oltre a migliorare il loro umore e a favorire un senso di comunità, i musicisti hanno riferito che le sessioni hanno dato loro un’opportunità di sviluppo artistico. I risultati quindi mostrano anche che l’improvvisazione online facilita la creatività tra i musicisti.

I possibili sviluppi grazie ai risultati dell’esperimento

I risultati ottenuti sfidano, almeno in parte, l’idea di esperimenti precedenti che vedevano nei problemi di latenza (il tempo impiegato dai suoni per viaggiare online da un luogo ad un altro) un grande ostacolo nella creazione di musica online.

I ricercatori affermano che i risultati possono aiutare a comprendere i vantaggi della musica di gruppo online nel fornire supporto emotivo, in particolare per i professionisti che potrebbero essere stati influenzati negativamente dal punto di vista sociale ed economico dalla pandemia.

Secondo il responsabile del progetto, ci sono state molte segnalazioni di musica usata come potente forma di attività collettiva durante la pandemia; queste includevano comunità locali che cantavano una canzone di sostegno a Wuhan, italiani che cantavano dai loro balconi in tutto il paese e addirittura un DJ che suonava musica dance per la comunità dal suo balcone a Glasgow.

Questi vividi esempi di musica che fornisce supporto sociale sarebbero ormai supportati da un crescente corpo di prove che evidenziano come questa possa migliorare la salute e il benessere in contesti sia clinici che non clinici.

Fonti:

“Our Virtual Tribe: Sustaining and Enhancing Community via Online Music Improvisation” by Raymond Macdonald et al. Frontiers in Psychology

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