Legio IX Hispana: la legione romana perduta

Legio IX Hispana: uno dei misteri più dibattuti del periodo romano. Un’intera legione dell’esercito imperiale romano, svanita nel nulla dopo il 120 dopo Cristo e, apparentemente, senza lasciare traccia. Cosa potrebbe essere successo? E perché, anziché mettersi alla sua ricerca, l’esercito romano ha preferito dichiararla perduta per sempre (e con essa gli uomini che ne facevano parte)?

La Legio IX Hispana fu registrata, per la prima volta, come attiva durante il I secolo avanti Cristo, con la nona partecipazione durante l’assedio di Asculum nella Guerra Sociale, chiamata anche Guerra Italiana o Marsicana.

La legione fu quindi incorporata nelle forze comandate da Giulio Cesare per combattere dapprima nelle Guerre Galliche e, successivamente, per scendere sul campo della Grande Guerra Civile Romana (chiamata anche Guerra Civile di Cesare) prima di essere sciolta.

Ai veterani, subito dopo il suo scioglimento, vennero assegnate come premio terre nella regione storica del Picenum, salvo poi essere richiamati in servizio da Gaio Ottavio (che presto sarebbe diventato Cesare Augusto) per fare una campagna contro una ribellione orchestrata da Sesto Pompeo Magno Pio dopo la sconfitta di Bruto e Cassio.

La Legio IX Hispana a fianco di Gaio Ottavio nella Battaglia di Azio

La Legio IX Hispana rimase al fianco di Gaio Ottavio anche durante la Battaglia di Azio, combattuta contro Marco Antonio e Cleopatra nel 31 avanti Cristo, e sostenne anche il suo governo mentre la Repubblica si trasformava lentamente in un Impero.

Il nome “Hispana”, che significa “di stanza in Hispania”, risaliva probabilmente a questo periodo, in cui la IX legione venne inviata in campagna contro i Cantabrici durante le Guerre Cantabriche, la fase finale di una conquista della Hispania durata ben due secoli.

La disfatta in Britannia per mano di Boudicca

Nel 43 dopo Cristo l’invasione romana della Britannia, guidata dall’imperatore Claudio e dal generale Aulo Plauzio, era in fase di svolgimento.

I resoconti storici, in merito, sono alquanto inconcludenti sul fatto che la IX legione fosse stata coinvolta nella conquista iniziale, ma i conti dimostrano che combatté di sicuro contro Carataco della tribù Catuvellauni a Caer Caradoc, nell’attuale Shropshire, e presidiò il Forte di Lindum Colonia, che ora è la città di Lincoln, nel Lincolnshire.

La IX legione subì la sua prima grande sconfitta in Britannia durante la ribellione orchestrata dalla coraggiosa Boudicca nella Battaglia di Camulodunum, intorno al 60 o 61 dopo Cristo.

Una grande parte della Legio IX Hispana venne distrutta dalle tribù ribelli mentre cercavano di alleviare la colonia assediata di Camulodunum (Colchester, Essex).

Con l’arrivo di Quinto Petillio Ceriali Caesio Rufo in veste di governatore della Britannia, circa un decennio dopo, la IX legione venne schierata a nord per fare campagna contro i Briganti, stabilendo una nuova fortezza militare (castra) chiamata Eboracum, che ora è la città di York.

Diversi elementi della Legio IX Hispana furono coinvolti in altri teatri di guerra in tutto l’Impero, con documenti contemporanei di quel periodo che mostrano che, un suo distaccamento, stava combattendo con la tribù dei Chatti vicino a Magonza, nell’attuale germania, mentre un altro venne inviato a sottomettere le tribù della Caledonia (Scozia) nell’82-83 dopo Cristo sotto il comando di Gnaeo Giulio Agricola.

L’ultima registrazione attestata della Legio IX Hispana in Britannia è annotata nella ricostruzione di Eboracum nel 108 dopo Cristo, scritta su una tavoletta di pietra, ma dal regno di Marco Aurelio (regnò dal 161 al 180 dopo Cristo), la IX non venne più elencata come in forza dell’esercito romano e finì per scomparire, da ogni lista militare, durante il regno dell’imperatore Settimio Severo (regnò dal 193 al 211 dopo Cristo).

Legio IX Hispana: che fine ha fatto?

Il destino della legione è stato oggetto di considerevoli ricerche e speculazioni.

Una teoria propone che la legione sia stata spazzata via durante la campagna nel nord della Gran Bretagna dopo il 108 dopo Cristo dalla tribù settentrionali, che è stata resa popolare in un romanzo chiamato L’aquila della Nona.

Questa teoria è ora contestata dagli studiosi moderni dopo la scoperta di successive iscrizioni di IX Hispana, rinvenute presso la fortezza romana di Noviomagus Batavorum a Nijmegen (Paesi Bassi).

La scoperta ha infatti suggerito che, elementi della IX legione, fossero di stanza lì dopo il 120 dopo Cristo (anno della sua presunta scomparsa).

Ci sono però studiosi che sostengono che, sì, probabilmente lì si trovavano alcuni elementi della Legio IX Hispana, ma altrettanto probabilmente sarebbero stati solo un semplice distaccamento della nona (e non l’intera legione).

Secondo Theodor Mommsen, classicista tedesco del XIX secolo, la nona legione venne spazzata via durante le incursioni dei Briganti contro Eboracum.

Altre teorie affermano che la nona abbia subito una grave sconfitta durante la seconda rivolta ebraica contro i romani in Giudea, combattuta nel 132 dopo Cristo (sebbene non ci sia un resoconto della nona legione stanziata lì), mentre altre suggeriscono che la nona legione fu spazzata via durante la Guerra contro i Parti (161-166 dopo Cristo) in occasione della battaglia contro il re Vologasi IV, dove un esercito dei Parti guidato dal generale Cosroe circondò e annientò una legione romana imprecisata in Armenia.

Il fato della Legio IX Hispana, dunque, continua a sfuggire agli storici e agli archeologi, portando l’immagine di una legione in marcia verso il suo destino, così come venne ritratta nei film Il Centurione e L’Aquila.

La legione fu semplicemente sciolta in distaccamenti più piccoli per fortificare gli avamposti dell’Impero?

Oppure una delle legioni più glorificate di Roma venne spazzata via in un’ultima battaglia e cancellata dagli annali della storia romana?

Di Francesca Orelli

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