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Rebecca: la prima moglie sbarca su Netflix

Il catalogo di Netflix si arricchisce di un nuovo adattamento. A fine ottobre arriva infatti Rebecca, film diretto da Ben Wheatley con protagonisti Lily James, Armie Hammer e Kristin Scott Thomas. La pellicola è ispirata a Rebecca, la prima moglie romanzo scritto da Daphne Du Maurier nel 1938, e ne ripercorre la storia come fatto dai precedenti adattamenti. Perché vederlo? Per godersi due ore di ottima fotografia e di angoscianti atmosfere.

Inquietanti segreti nella Cornovaglia degli anni ’20

Lily James è una giovane e ingenua dama di compagnia (il cui nome non ci verrà mai rivelato) che si innamora di un ricco vedovo inglese durante una vacanza a Monte Carlo. Dopo appena pochi giorni di frequentazione, i due convolano a nozze e si trasferiscono a Manderly, la tenuta di famiglia dei De Winter nonché inquietante teatro delle vicende.

Maxim De Winter si rivela infatti un neo-sposo molto poco rassicurante. Venuta a conoscenza della tragica morte della prima moglie, la nostra protagonista è costretta a fare i conti con una governante spietata, un marito scostante e un mondo che sembra far di tutto per rigettarla. Costringendola a cambiare nel profondo se stessa pur di rimanere a galla.

Rebecca

Un gioco di contrasti

Meravigliosi paesaggi e atmosfere tetre sono i due ingredienti a contrasto in Rebecca. La pellicola gioca infatti sulla tensione, sul cambiamento tra i primi spensierati giorni di frequentazione dei due innamorati e le angoscianti settimane da neo-sposi.

In questo, Manderly si rivela lo scenario gotico per eccellenza: una tenuta smisurata in bilico su una scogliera, con ampie e buie stanze barocche in costante contrapposizione con la spietata bellezza del mare selvaggio. Se c’è una cosa che colpisce, in Rebecca, è proprio la cura fotografica e regista. L’effetto visivo è patinato e raffinato, e restituisce un’immagine degli anni ’20 molto efficace.

A peccare, però, è lo spirito della pellicola. Fedele al romanzo, si mantiene però fredda e poco coinvolgente per quasi tutte le due ore. Manca di intense emozioni, di forti sconvolgimenti e, in generale, di scene che rendano Rebecca un film che valga la pena rivedere.

A colpire è forse solo personaggio di Mrs. Danvers, la devota e crudele governante della tenuta interpretata da una magistrale Kristin Scott Thomas. L’essenza della storia è infatti contenuta quasi tutta in lei: bellezza e implacabilità che si scontrano, una lotta tra contegno di classe e profonda e disumana crudeltà. La stessa che, alla fine della pellicola, inquina anche l’innocente e spensierata giovane protagonista.

Dimenticabili, purtroppo, anche la James e Hammer, che si limitano a muovere i personaggi senza renderli memorabili quanto avremmo desiderato.

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