La Torre dei Teschi: il macabro monumento della Battaglia di Cegar

La Torre dei Teschi è un monumento in pietra, decorato con teschi umani, che fu costruito dai soldati dell’Impero Ottomano dopo la Battaglia di Cegar del 1809. Ecco tutti i retroscena di questa macabra torre e che si può vedere ancora oggi nella piana dove si svolse questa sanguinosa battaglia, che spesso viene dimenticata dai libri di storia.

La Battaglia di Cegar (chiamata anche Battaglia di Kamenica) è stata una battaglia molto sanguinosa, scoppiata durante la prima rivolta serba, nel Sanjak di Smederevo (una divisione amministrativa ottomana) tra i rivoluzionari serbi e le forze ottomane sulla collina di Cegar, situata vicino alla città di Nis, in Serbia.

Prima della battaglia, i rivoluzionari serbi avevano costruito sei grandi posizioni difensive per costringere la difesa ottomana dalla fortezza di Nis a capitolare, ma gli ottomani usarono i negoziati per ritardare il conflitto…e giusto in tempo per ottenere 20mila rinforzi dalla Rumelia.

La battaglia durò un’intera giornata, con feroci combattimenti corpo a corpo che provocarono migliaia di perdite da entrambe le parti, e che si conclusero con i rivoluzionari serbi costretti a ritirarsi, sconfitti, nella città di Deligrad.

Battaglia di Cegar: la terribile umiliazione inflitta dagli Ottomani ai rivoluzionari serbi

Non solo il danno: gli Ottomani colsero l’occasione della Battaglia di Cegars per farsi beffe, letteralmente, dei rivoluzionari serbi.

Come monito nei loro confronti, e anche per scongiurare nuove rivolte future, gli Ottomani decapitarono le teste dai caduti serbi, poi staccarono loro la pelle e le imbottirono di paglia per inviarle a Mahmud II, il sultano ottomano, nel Palazzo Imperiale di Istanbul per celebrare la vittoria.

I teschi furono poi riportati a Nis e usati per decorare una torre alta quattro metri e mezzo.

La torre venne incastonata, su tutti i lati, con oltre 950 teschi, che vennero disposti su 14 file.

La Torre dei Teschi diventa un monumento ai caduti per la resistenza

Durante gli ultimi anni del dominio ottomano a Nis, il governatore Midhat Pasha avrebbe successivamente ordinato la rimozione dei teschi, poiché sentiva che la torre alimentava il risentimento tra la gente del posto e non serviva più come mezzo efficace per scoraggiare la rivoluzione.

Dopo il ritiro degli Ottomani, avvenuto nel 1878, l’esercito reale serbo perquisì la città alla ricerca dei teschi mancanti, trovandone alcuni sepolti nelle vicinanze e uno rinvenuto nelle profondità delle mura della torre.

La torre diventò poi un monumento alla resistenza serba e venne coperta da un baldacchino, sormontato da una croce cristiana, per onorare i caduti.

Questa fu poi seguita dalla costruzione di una cappella, nel 1892, attorno alla torre, che ora contiene 58 dei teschi incorporati inizialmente nelle pareti della torre.

Nel 1948 la Torre dei Teschi, insieme alla cappella che la racchiude, venne dichiarata Monumento Culturale di Eccezionale Importanza e fu posto sotto la protezione della Repubblica Socialista di Serbia come luogo di pellegrinaggio serbo.

Di Francesca Orelli

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