Il granchio del cocco: il crostaceo che sale sugli alberi
Se la vostra idea di granchio è quella di un piccolo crostaceo annidato tra gli scogli o nascosto sotto la sabbia, evidentemente non avete mai sentito parlare del granchio del cocco.
Il Birgus Latro (granchio del cocco) vive ben lontano dal nostro paese. Precisamente, la maggior parte degli esemplari sono stati scoperti nelle africane isole Seychelles e sull’isola di Natale, situata a sud dell’Indonesia; su quest’ultima, in particolare, la carne di questi invertebrati è considerata un potente afrodisiaco, anche se alcune volte può portare ad avvelenamento.
Una vita da granchio del cocco: alimentazione, abitudini e pericoli
Il nome è derivato dall’abilità di queste creature nell’arrampicarsi sulle palme e trafugare noci di cocco, le quali fungono da nutrimento insieme a foglie, insetti, uova di tartaruga e fichi reperiti nell’ambiente circostante.
A differenza degli esseri umani, però, questo particolare tipo di paguro non attacca di sua spontanea volontà. Piuttosto, tende ad ignorare gli uomini, a meno che questi non lo infastidiscano rischiando di fare la fine… di un cocco!
Quando non vengono cacciati dai nativi delle isole dove dimorano, questi crostacei possono arrivare a misurare circa un metro di grandezza, e vivere fino a 60 anni. Le femmine, dopo essere state fecondate, solitamente trasportano per qualche mese le loro uova. Le larve che ne fuoriescono si cibano di plancton e aspettano di diventare mature nuotando nell’oceano.
Gli adulti, invece, sono soliti sostare maggiormente sulla terra ferma che nell’acqua, soprattutto perché dotati di un polmone branchiostegale che non permette loro di rimanere immersi per troppo tempo.
Quanto è forte la presa del granchio del cocco?
Un ricercatore della Okinawa Churashima Foundation, in Giappone, ha condotto degli esperimenti su circa 30 esemplari che arrivavano fino a 2 kg di peso, per comprendere quanto potesse essere potente la stretta delle chele immense del granchio del cocco.
I risultati ottenuti hanno fatto registrare una forza di presa pari a quasi 2.000 newton nei granchi più imponenti. Considerando il fatto che alcuni esemplari possono arrivare a pesare circa 4 Kg, è plausibile stimare la forza della chele come circa 10 volte più potente della presa umana, e quindi tra le più pericolose nell’intero mondo animale.
In definitiva, è possibile considerare il granchio del cocco come una creatura pacifica, nonostante ad una prima occhiata esso possa sembrare un terribile mostro uscito da qualche film di fantascienza.
Soprattutto per i visitatori dell’isola di Natale, le possibilità di imbattersi in questa gargantuesca creatura sono numerose. Il consiglio migliore, in ogni caso, è quello di fare la sua conoscenza senza stringergli la “mano”.
di Daniele Sasso
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