Ci ha terrorizzato per anni nelle vesti del re tiranno Joffrey Baratheon nella serie di successo Game of Thrones e ora, dopo un lunghissimo hiatus di nove anni in cui si è preso una pausa dalla recitazione, l’attore Jack Gleeson è pronto a tornare sotto i riflettori con The Famous Five su BBC, una miniserie che adatterà l’omonimo ciclo di romanzi per ragazzi degli anni settanta di Enid Blyton.
Non è chiaro quale dei 21 libri della Blyton costituirà la base per i tre episodi di novanta minuti che ci attendono, ma è certo che l’adattamento di Nicolas Winding Refn seguirà i tre fratelli Julian, Dick e Anne nei loro tentativi di sventare rapitori, ladri e contrabbandieri sulla costa della Cornovaglia insieme al cugino George e al cane Timmy.
Dopo la quarta stagione di Game of Thrones, in cui il suo personaggio usciva di scena nel secondo episodio dopo essere stato avvelenato nel giorno delle sue stesse nozze, l’attore aveva affermato di sentirsi sopraffatto dal mondo di Hollywood e che per questo aveva optato per il teatro indipendente.
Ora, però, sembra finalmente pronto a rimettere in mostra l’infinito talento nella recitazione per il grande pubblico nel ruolo di Wentworth, con un look del tutto inedito rispetto a quello a cui eravamo abituati: via i capelli dorati ed ecco una chioma castana e un paio di baffi a incorniciargli il viso.
Accanto a lui, nella serie troveremo Diaana Babnicova nelle vesti di George, Elliott Rose nel ruolo di Julian, Kit Rakusen in quello di Dick e Flora Jacoby Richardson nella parte di Anne. Tra gli altri membri del cast figurano Ann Akinjirin, che presterà il volto a Fanny, James Lance a Quentin, mentre Diana Quick sarà Mrs Wentworth.
Il regista del primo episodio, Tim Kirkby, si è detto entusiasta all’idea di lavorare con un gruppo di giovani attori così poliedrici, ma ciò che perplime il pubblico non ha a che fare col cast, quanto piuttosto il materiale di partenza, che negli anni è stato criticato aspramente per la rappresentazione i toni razzisti, sessisti e in generale gli atteggiamenti antiquati e lo snobismo sociale.
Quella della BBC sarà dunque una grande sfida: riuscirà la rete a portare sul piccolo schermo senza controversie una storia che ha la “colpa” di essere figlia dei suoi tempi?
