Letteratura

La censura ha un effetto importante sulle vendite

Firmacopie e interviste, pubblicità e comparsate in tv sono mezzi collaudati per promuovere la vendita di un libro, ma non sono gli unici. Ci sono i social, certo, e su tutti TikTok, ma c’è anche la censura.

Già, avete letto e capito molto bene: la censura, cioè la famosa messa al bando di un libro, che ai nostri tempi riesce a far parlare, o forse sarebbe meglio dire vendere, di un libro come pochi altri mezzi.

E, si sa, dalla voglia di leggere quell’opera all’acquisto dello stesso, soprattutto al giorno d’oggi, il passo è breve e il click è compulsivo. Moltiplichiamo l’effetto e non ci stupiremo che, nelle liste dei libri più venduti, sempre più spesso troviamo titoli messi all’indice dalla censura.

Il caso di Maus

Un esempio su tutti? Prendiamo il fumetto Maus, con il quale Art Spiegelman si è aggiudicato il Premio Pulitzer nel 1992, e che narra della vita e, in particolare, della deportazione nei campi di concentramento dei genitori dell’autore.

Un tema tanto delicato come l’Olocausto narrato per fumetti è uno dei punti di forza del libro che, proprio per il genere letterario utilizzato, potrebbe avvicinare anche le nuove generazioni a una pagina della nostra storia carica di dolore e orrore.

E, invece, il libro è stato ritenuto dal consiglio scolastico della contea di McMinn nel Tennessee un testo inadatto per i suoi giovani studenti di terza media. Il motivo? L’ampio ricorso alla volgarità e la rappresentazione della nudità.

L’obiettivo di bandire il libro dalla scuola è stato raggiunto, ma ha avuto un inaspettato effetto a livello mondiale: il boom delle vendite. A distanza di decenni dalla pubblicazione, il libro ha scalato vertiginosamente la classifica dei più venduti, arrivando al 32simo posto della lista di Amazon.

Ci sono poi state iniziative di privati (una libreria di Knoxville, nel Tennessee, e di una fumetteria a San Francisco) che hanno diffuso a titolo gratuito  copie del libro per contestare e contrastare la messa al bando.

L’andamento imprevedibile delle vendite oggi

Quanto è successo a Maus per effetto della censura è, in qualche modo, collegato con il picco di vendite del libro Achille di Madeleine Miller. In entrambi i casi, i libri sono diventati popolari e venduti a distanza di anni (o decenni, nel caso di Maus) dalla pubblicazione.

Da una parte la censura, dall’altra i social, in mezzo sempre la rete Internet che, con la sua capillarità e l’eco che produce, è in grado di rendere imprevedibili gli effetti che, prodotti in un angolo della Terra, si generano nell’intero pianeta. Dei libri e non solo.

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