Il pianoforte nella vita di tre scrittori: Jane Austen, D’Annunzio e Zafon

Teoria, tecnica, trucchi: le librerie online e fisiche sono stracolme di manuali per chi suona il pianoforte e vuole migliorarsi. Accanto al “come” suonare, ci sono anche romanzi, racconti che hanno dato dignità letteraria al pianoforte in se’, dedicandogli appassionanti passaggi. 

Elegante e raffinato, il pianoforte è uno degli strumenti musicali più noti al grande pubblico, protagonista oggi di indimenticabili scene al cinema, e da sempre arredo e creatore di atmosfere nelle case di chi può permettersene uno.

Jane Austen, fra romanzi e pianoforte

Nel mondo della letteratura, ad esempio, la scrittrice Jane Austen ha dato particolare importanza alla musica: in molti suoi romanzi, le protagoniste suonano uno strumento e la descrizione delle loro abilità nella pratica musicale concorre alla loro caratterizzazione.

In casa Austen a Chawton, la musica era amata e suonata: ancora oggi nella casa museo allestita, nella drawing room, è esposto un pianoforte; e si stima che gli Austen avessero oltre 600 spartiti nei loro album musicali!

Fra le tante donne raccontate da Jane Austen, ricordiamo Anne Elliot che, in Persuasione, si esercitava ogni mattina con il pianoforte, prima che il resto della famiglia si svegliasse, e che dava brio alle feste, suonando.

Luisa Baccara, la pianista che fece innamorare D’Annunzio

Il celebre Vittoriale, la villa museo che Gabriele D’Annunzio fece costruire sulle rive del Lago di Garda, custodisce diversi strumenti musicali e, addirittura, ospita una stanza dedicata alla musica. Fra gli strumenti presenti, il pianoforte è legato a un aneddoto piuttosto curioso.

D’Annunzio, infaticabile donnaiolo, si legò per anni con Luisa Baccara, talentuosa pianista molto più giovane del poeta. Si conoscono nel 1919 e ben presto divengono una coppia; la loro relazione oscillerà fra alti e bassi e Luisa Baccara resterà al Vittoriale fino alla morte di D’Annunzio. 

Passato alla storia l’episodio che avvenne in una notte agostana del 1922: mentre Luisa Baccara sta suonando il pianoforte, D’Annunzio corteggia la sorella minore di Luisa. Mossa dalla gelosia, Baccara spinge D’Annunzio e, involontariamente, lo getta giù dalla finestra.

Il poeta si riprenderà dall’infortunio, ma il legame con Luisa Baccara è decisamente incrinato. Lasciamo il nostro Lago di Garda per raggiungere Beverly Hills, città dove visse Carlos Ruiz Zafòn.

Carlos Ruiz Zafòn: scrivere è come comporre una colonna sonora

Il celebre scrittore spagnolo, scomparso nel 2020, aveva nel suo appartamento un pianoforte a coda con il quale si cimentava quando l’ispirazione veniva meno. Aveva dichiarato in diverse occasioni che, per lui, scrivere era come comporre una colonna sonora.

Considerato che Carlos Ruiz Zafòn è ritenuto il secondo scrittore spagnolo più letto di tutti i tempi, alle spalle solo di Cervantes, vien da concludere che l’escamotage funzionasse: scrivere e suonare, forse, non sono altro che due mezzi per dare ali ai nostri sentimenti.

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