Come è nata l’idea di Harry Potter?

Harry Potter, chi non conosce, almeno per sentito dire, il maghetto nato dalla penna di J.K. Rowling? Noto al grande pubblico, anche per le trasposizioni cinematografiche, Harry Potter ha conquistato grandi e piccini.

Eppure, nonostante il successo planetario raggiunto, i primi passi editoriali della saga furono piuttosto incerti. Anzi, non si esagera a dire che molto probabilmente Harry, se non fosse stato per la tenacia della sua madre letteraria, non avrebbe mai visto le stampe.

J.K. Rowling e il viaggio in treno

J.K. Rowling ha sempre dichiarato che l’illuminazione, il colpo di genio che ha segnato la storia della letteratura fantasy le è venuto in treno. Negli anni Novanta l’autrice viveva a Londra e lavorava come segretaria alla Camera di Commercio di Manchester.

Si recava da Londra a Manchester in treno e fu proprio un evento imprevisto durante un viaggio a cambiare la sua vita e la storia delle saghe fantasy: un guasto meccanico al treno causò il fermo per più di quattro ore.

J.K. Rowling avrebbe potuto mettersi a scrivere: la scrittura è stata una sua passione da sempre che, prima di trasformare in un mestiere, coltivava nei tempi morti. Eppure quel giorno era così stanca che decise di riposarsi guardando fuori dal finestrino.

C’era una mandria di mucche al pascolo che, improvvisamente, ispirò la scrittrice: dall’osservazione di quelle bestie, nella sua mente si materializzò l’immagine di un ragazzino che non sapeva chi fosse.
Il ragazzo, orfano di entrambi i genitori, sarà Harry Potter che, nel suo percorso di crescita, potrà avvalersi di qualcosa di speciale: i poteri magici. Già in quei momenti, presero forma nella mente dell’autrice le linee guida della trama e i principali personaggi.

Christopher Little, l’agente letterario che intuì il potenziale di HP

Sin da subito, Rowling ebbe chiaro che i libri della saga dovevano essere sette e ci mise circa cinque anni a mettere su carta l’intera storia. A questo punto, la sua storia si intreccia con l’intuito di Christopher Little.

Nato negli anni Quaranta, Little aveva fondato l’omonima agenzia letteraria nel 1979; dopo aver lavorato per anni nel mondo del commercio aveva acquisito una buona dote di negoziatore. Il suo ingresso nel mondo dell’editoria fu quasi fortuito.

Il suo amico Philip Nicholson, fresco di scrittura di un romanzo con lo pseudonimo di A.J. Quinnell, conoscendo le capacità commerciali di Little, gli chiese di aiutarlo a pubblicare il libro Man on fire. Fu un buon esperimento e Little intraprese la carriera di agente letterario.

Negli anni Novanta, l’agenzia aveva all’attivo circa 20 scrittori, ma viveva un momento difficile quando arrivò il manoscritto della Rowling: Little intuì che la storia del maghetto aveva del potenziale e insistette per ottenerne la pubblicazione. Il resto è storia, o meglio magia.

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