La nuova toilette per la stazione spaziale

Una nuova toilette per la Stazione Spaziale Internazionale

Il lanciatore Antares sollevatosi lo scorso 3 ottobre dalla base di Wallops, Virginia, ha spedito verso la Stazione Spaziale Internazionale una capsula Cygnus con a bordo rifornimenti e materiale per nuove ricerche. Ma anche una nuova toilette per gli astronauti.

A grande richiesta (degli utilizzatori), nuove caratteristiche

Lo Universal Waste Management System (UWMS) è stato realizzato anche tenendo in considerazione il feedback degli astronauti: andare in bagno in condizioni di microgravità non è come sulla Terra e gli accorgimenti integrati nella nuova struttura mirano a facilitare lo svolgimento delle operazioni.

La nuova postazione è più ergonomica, maggiormente automatizzata, resistente e con minor necessità di manutenzione (con conseguente guadagno di prezioso tempo-lavoro da dedicare alle attività di ricerca); un nuovo sistema di ancoraggio sostituisce le cinghie strette alle cosce ritenute una delle principali seccature da parte degli utenti ed è inoltre progettata tenendo in considerazione le diverse necessità da parte di uomini e donne: un problema “storico” delle toilette spaziali è sempre stato l’essere realizzate su misura per utilizzatori di sesso maschile, e in effetti si sta lavorando per ovviare al difetto analogo delle tute extraveicolari.

Lo Universal Serial Bus (USB) sui computer sostituì i collegamenti ad hoc per ciascun dispositivo esterno con uno solo adatto a tutto

Il termine “universale” nell’acronimo è motivato dalla necessità di un apparato integrabile sistemi e ambienti diversi fra loro. Finora ogni struttura ha avuto il suo bagno specifico mentre lo UWMS troverà posto in svariate stazioni o navette e potrà meglio interagire col sistema di riciclo, come a bordo della Stazione Spaziale, oppure, in caso di missioni di breve durata (come il futuro test, della durata di dieci giorni, di andata e ritorno passando dietro la Luna nell’ambito della missione Artemis), lo stoccaggio per un successivo smaltimento.

Attualmente viene riciclato il 90% dei liquidi a bordo della ISS, ed è allo studio il riutilizzo dei solidi

Il riciclo nelle missioni di lunga durata è un aspetto fondamentale: portare carichi sulla Stazione in orbita ha costi astronomici, quindi più si riesce a creare un circolo chiuso di riutilizzo, come in natura, meglio è sotto ogni punto di vista. La NASA conta di raggiungere un’efficienza nel riciclo di almeno il 98% prima di spedire un equipaggio su Marte, una missione della durata di un paio di anni durante i quali non ci si potrà certo fermare presso una stazione di servizio.

Far spazio nello spazio

Rispetto alle toilette attualmente installate sulla Stazione Spaziale Internazionale, lo UWMS è più piccolo del 65% e più leggero del 40%; lo spazio a bordo è vitale e si potrebbe così aggiungere un ulteriore occupante stabile a bordo. La ISS è progettata per ospitare sette persone in condizioni di lavoro normali, ma in pratica ne ospita sei per mantenere un margine di sicurezza.

Di Corrado Festa Bianchet

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