Come dormivano i dinosauri?

I fossili ci restituiscono i dinosauri com’erano nel momento in cui morirono; spesso contorti a causa dell’aggressione di un predatore o travolti da un evento naturale come una valanga, un’eruzione vulcanica o persino le sabbie mobili, è raro trovare esempi di dinosauri colti dalla morte nel sonno. Raro ma non impossibile.

Secondo Scott Persons, paleontologo presso il College of Charleston, Carolina del Sud, certi esemplari chiave rinvenuti negli ultimi anni forniscono informazioni in proposito: “In alcuni casi specifici, sappiamo molto su come dormivano i dinosauri perché abbiamo trovato gli scheletri di dinosauri dormienti“.

Un esemplare di Alvarezsauridae, una famiglia di piccoli dinosauri teropodi predatori non aviari vissuta nel Cretacico superiore, è stato ritrovato in posizione addormentata, tutto raggomitolato con il collo e la coda avvolti attorno al corpo. La scoperta è avvenuta in Mongolia.
“Il fossile era accovacciato, con le gambe e le braccia piegate”, dice Persons. “Uno dei fossili più adorabili che possiate mai vedere.”

Dinosauro dormiente
Mei long, un teropode delle dimensioni di un’anatra vissuto circa 125 milioni di anni fa (Cretaceo inferiore) e portato alla luce in posizione ranicchiata nella formazione Yixian in Cina. Il suo nome significa “Dragone dormiente” (Immagine di Bruce McAdam, CC BY-SA 2.0 DEED)

I dinosauri erano estremamente diversificato fra di loro, nella fisiologia e nel comportamento

Altri fossili di dinosauri dormienti sono stati scoperti in Cina, analogamente raggomitolati in una tana sotterranea: risale al 2020 la pubblicazione di uno studio su due ornitopodi vissuti 125 milioni di anni fa (Cretacico inferiore), perfettamente conservati nel letto fluviale-alliuvionale del Lujiatun, all’interno della formazione Yixian (Cina nordorientale), giacimento anche soprannominato “una Pompei dei dinosauri” (esiste almeno un altro sito che si è recentemente meritato questo soprannome, nel Dakota del Nord, Stati Uniti).

La tendenza a dormire rannicchiati è tipica di animali con la necessità di trattenere il calore corporeo per la cui produzione bruciano molte energie e che non si distendono quindi come le lucertole o i coccodrilli per ricevere calore dal sole.

Ma sono ancora numerosi gli interrogativi sui dinosauri dormienti, è davvero tanto quel che non sappiamo: per esempio, come dormivano i collolungo, gli enormi sauropodi come il brontosauro e il diplodoco? Dormivano sdraiati, ranicchiati o forse in piedi per proteggersi dai predatori e per ragioni legate alla circolazione sanguigna?

“Le giraffe moderne, a esempio, dormono in piedi con il collo completamente esteso perché se dormissero raggomitolate il potente cuore invierebbe troppo sangue alle loro teste e le farebbe svenire”, spiega Persons.

Sebbene non vi siano attualmente studi in grado di confermarlo, un ipotesi implica, nel caso del tirannosauro, che il grande osso pubico fosse una sorta di cavalletto in grado di sostenere il terrificante predatore mentre dormiva, aggiunge il paleontologo.

I dinosauri erano animali diurni oppure notturni?

Un altro punto tanto fondamentale quanto forse sottovalutato dai non specialisti riguarda un’abitudine specifica: è infatti molto difficile stabilire se fossero animali notturni o diurni, quale fosse il loro periodo di attività, ed essendo un gruppo di animali estremamente diversificato la risposta potrebbe naturalmente non essere la stessa per tutti.

La caratteristica di occhi all’apparenza sproporzionatamente grandi rispetto alle dimensioni corpo come nei dromeosauridi (famiglia di cui fa parte il Velociraptor, che a differenza della finzione cinematografica era grande come un pollo) o nei Troodontidae, teropode anch’esso di piccole dimensioni vissuto tra il Giurassico medio e il Cretaceo superiore suggerisce che potrebbero essere animali attivi di notte che quindi dormivano principalmente durante il giorno.

Resta nondimeno difficile comprendere, al di là di pochi casi specifici, quali tipologie di dinosauro dormissero durante il giorno e quali dormissero di notte e certo non sappiamo come dormissero i cugini dei dinosauri, i rettili marini oppure volanti, come gli pterosauri, poiché di loro non è mai stato portato alla luce alcun fossile che li mostri fermi nel tempo in uno stato di sonno.

Nella fauna odierna sussiste una gran varietà nel modo di dormire a seconda della specie ed è probabile questo valesse anche per i dinosauri: rannicchiati, rintanati, in piedi, distesi. I rituali del sonno di queste creature preistoriche rimangono ancora in gran parte un mistero, a eccezione di alcuni la morte colse proprio mentre dormivano.

Per approfondire: A new alvarezsaurid dinosaur (Theropoda, Alvarezsauria) from the Upper Cretaceous Baruungoyot Formation of Mongolia provides insights for bird-like sleeping behavior in non-avian dinosaurs, PLOS ONE (2023)

A new basal ornithopod dinosaur from the Lower Cretaceous of China, PeerJ (2020)

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