7 Novembre 2024
GIOVANNI ROVERSI

Fin dal principio dei tempi e in ogni epoca successiva, l’essere umano ha potuto contare sulla costante presenza di due eterne compagne: l’acqua, che gli ha permesso di dissetarsi lungo i viaggi più lunghi e tortuosi, e la terra, sulla quale appoggiava i propri piedi per spostarsi da un luogo all’altro alla scoperta di nuovi territori.

Aspro Mare Dolce Terra, di Giovanni Roversi, è una raccolta di poesie dedicata proprio alla potenza dei due elementi naturali che possono essere fonti benigne di vita, ma anche forze devastanti e portatrici di morte e distruzione.

Pubblicata dalla casa editrice Il giardino della cultura nella collana Pensieri in ordine sparso, l’opera in versi di Roversi si presenta dunque come un’interessante riflessione sulle potenzialità e le caratteristiche di questi due pilastri primordiali della vita degli uomini.  

Se, da una parte, siamo grati all’acqua e alla terra per averci dissetato e averci dato i frutti per il nostro sostentamento, dall’altra non possiamo fare altro che temere per alluvioni, mareggiate e tempeste le quali, con la loro violenza incontrollabile, sono state spesso colpevoli di indicibili tragedie.

Terra e acqua, fonte di vita e di morte, madri e matrigne, due entità imponenti, due facce della stessa medaglia, evocano immagini idilliache, ma anche scenari malinconici. Vista la loro ambivalenza, è inevitabile che si prestino alla perfezione a diventare muse ispiratrici per la poesia.

Speranza e fatalità, dolcezza e cinismo, gratitudine e timore si intrecciano inesorabilmente nelle suggestive poesie di Giovanni Roversi, che con una penna delicata ma decisa ci induce a riflettere sui sentimenti che i concetti legati all’acqua e alla terra suscitano in noi, e ci trasporta in un’esperienza immersiva e catartica.

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