Il film di Barbie ha il girl power

Quando, nel lontano 2009, la Mattel aveva firmato un contratto con Universal Picture per un film su Barbie, nessuno aveva idea dell’eco che il progetto avrebbe avuto quasi quindici anni dopo.

I piani inziali sono cambiati nel 2018, quando i diritti cinematografici sono passati alla Warner Bros e la bella Margot Robbie è stata scelta per il ruolo della bambola più famosa e amata di sempre.

Nonostante le numerose vicissitudini che hanno caratterizzato la pre-produzione del film e che hanno fatto slittare la data di rilascio di più di un decennio, la pellicola è finalmente in arrivo e il 20 luglio potremo vedere sul grande schermo il mondo frizzante, coloratissimo e campy di Barbie.

L’uscita del trailer e dei poster promozionali hanno mandato in visibilio non solo i più piccoli, ma anche e soprattutto la generazione dei millennials cresciuti a case, macchine e camper rosa in miniatura.

L’aspetto più interessante dell’intera vicenda è che l’entusiasmo non deriva solo dall’effetto nostalgia che il live-action diretto da Greta Gerwig ha generato, ma anche e soprattutto dall’animo che il lungometraggio sembra possedere: il film di Barbie sprizza girl power da tutti i pori.  

Quello che all’apparenza poteva essere un semplice film estivo e leggero potrebbe riservare delle ottime sorprese in termini di rappresentazione femminile! La frase che accompagna tutti i poster del progetto, che è già diventata un tormentone e ha generato centinaia di meme, ci dice che Barbie è qualsiasi cosa, mentre Ken… è solo Ken!

Dopotutto, Barbie è uno dei primi esempi di autoaffermazione per ogni bambina, una donna che detiene il potere, che non è un semplice accessorio nelle mani di un uomo, e che, attraverso il gioco, manda un messaggio molto potente: pur in una società patriarcale, la donna può aspirare a essere qualsiasi cosa: un’astronauta, una veterinaria, una fotoreporter, una donna in carriera, un’imprenditrice, un vero e proprio genio!

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