Il tempo che scorre all’incontrario: la “Fase Horbart” narrata da Philip K. Dick

Scorre e non torna più indietro: è il tempo. Minuti, ore e giorni inesorabilmente finiscono e determinano, secondo dopo secondo, dei lenti cambiamenti in noi. Una certezza che lo scrittore Philip K. Dick ha voluto mettere in discussione.

Il ciclo della vita è, indiscutibilmente, composto da nascita, crescita, invecchiamento e morte. Dick, grande scrittore di fantascienza, ha voluto immaginare cosa succederebbe se qualcosa interrompesse questa consequenziali

La vita al rovescio che Philip K. Dick immagina

In “In senso inverso” (Counter-clock World), romanzo del 1967, Dick ipotizza che il mondo entri nella “Fase Horbart”, una fase fisica temporale nella quale il tempo scorre all’incontrario e, di conseguenza, anche le azioni quotidiane delle persone si svolgono alla rovescia.

Si fumano mozziconi di sigarette e il fumatore inala fumo che progressivamente fa accrescere la sigaretta; ci si nutre vomitando il cibo, mentre quando si incontra un amico si dice “addio” e si saluta con un “salve”.

Oltre alla quotidianità, anche il ciclo stesso della vita si svolge al contrario: i morti tornano in vita e piano piano ringiovaniscono fino a tornare embrioni e si annidano in un utero; qui, l’esperienza di vita retrocede fino a tornare ovulo e sperma.

In senso inverso

Al posto delle pompe funebri, operano sul mercato dei redivivi i vitarium, delle aziende specializzate nel liberare i morti appena tornati in vita dalle loro tombe. Sebastian Hermes, il protagonista del romanzo, è un redivivo che gestisce un vitarium.

Collaborano con lui un ingegnere che si occupa della parte più fisica di liberazione dei corpi e un medico che supporta la fase clinica di ritorno alla vita. E un rappresentante di commercio che si occupa di “piazzare” il redivivo a chi, fra parenti e amici, offre il prezzo più alto.

La “normale routine” del vitarium viene sconvolta quando Sebastian casualmente trova la tomba di un predicatore religioso molto apprezzato in vita e, per guadagnare parecchi soldi nella rivendita del corpo, decida di forzare i tempi di ritorno in vita dello stesso.

Il ritorno in vita di una personalità così importante e influente non può che destabilizzare l’equilibrio sociale e religioso del mondo in cui le vicende si svolgono, un mondo così diverso dal nostro eppure così simile, ad esempio, nei valori.

Fantascienza, religione e psicologia si uniscono in questo romanzo di Philip K. Dick che, sebbene non sia fra i più acclamati dell’autore, si presta a una lettura appassionante e interessante.

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