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Russia fuori dai Mondiali 2022: quando il calcio va oltre lo sport

Il periodo storico in cui ci ritroviamo a vivere non è sicuramente dei migliori. Ormai da due anni a questa parte ci ritroviamo alle prese con una situazione difficile da gestire, sia dal punto di vista sociale che per quanto riguarda l’aspetto economico, a causa del Covid. Molte persone, purtroppo, hanno perso il lavoro e per questo riuscire a mantenere la propria famiglia risulta sempre più difficile.

Se tutto questo non bastasse, in questi giorni desta particolare preoccupazione la guerra tra Russia e Ucraina. Uno scontro diplomatico – militare che dura ormai da anni e che oggi più che mai ha attirato l’attenzione del mondo per via delle ripercussioni che questa drammatica situazione può portare con sé.

Fifa esclude la Russia dai Mondiali 2022

Proprio in tale contesto non passa inosservata la decisione della Fifa di escludere la Russia dai Mondiali 2022. Ma non solo, sono stati sospesi anche i club dalle competizioni UEFA. Dal suo canto la Federcalcio russa ha definito “discriminatoria” l’esclusione della sua nazionale dai Mondiali del 2022 e per questo è pronta a fare ricorso.

A prescindere dal proprio punto di vista, non conta chi abbia ragione o torto. In ogni caso, infatti, la guerra è un atto da condannare. Troppe le vittime innocenti, sia civili che militari, che perdono purtroppo la vita per via di decisioni prese dell’alto. Tante famiglie distrutte, soltanto perché ancora oggi, nonostante il tanto decantato progresso, non siamo in grado di dialogare.

Calcio, sport come la base stimolante di una cultura sana e inclusiva

Una chiara dimostrazione di come non basti puntare sullo sviluppo di nuove tecnologie e macchine, se poi dall’altro canto non siamo ancora in grado di vivere in armonia. Proprio partendo da questo punto di vista, ad esempio, possiamo soffermarci sull’aspetto culturale dello sport.

Tanti, ad esempio, sono purtroppo gli episodi di razzismo che si verificano sui campi da calcio, così come in altri ambiti sportivi. Situazioni indubbiamente spiacevoli che si verificano proprio in contesti dove invece il rispetto reciproco e la sportività si rivelano essere la parole d’ordine.

Proprio lo sport, d’altronde, può essere considerato la base stimolante di una cultura sana e inclusiva. Quella che oggi manca nei dialoghi tra russi, ucraini e il resto del mondo. Lo sport, in effetti, è in grado di esaltare diversi valori quali il rispetto delle regole, dell’etica e della disciplina. Ma non solo, anche del sacrificio e della dedizione, aiutando a sviluppare le basi per poter affrontare la vita di tutti i giorni.

Il calcio, come lo sport in generale, vanno oltre il semplice gioco. L’impatto culturale dello sport, infatti, può rivelarsi il motore di una nuova società, in grado di educare le generazioni future a vivere in gruppo e soprattutto dialogare. Un dialogo che molte volte potrebbe evitare proprio l’insorgere di diversi e drammatici conflitti.

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