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L’Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci

Icona della cultura contemporanea, l’Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci è probabilmente il disegno più famoso al mondo e simboleggia la centralità dell’uomo come misura di tutte le cose. In questo disegno, infatti, oggi custodito in un ambiente protetto dalla luce alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, è racchiuso un valore universale, che rende l’immagine sempre attuale.

Storia dell’uomo vitruviano

Leonardo da Vinci disegnò l’Uomo vitruviano nel 1490, all’età di circa 40 anni. Secondo gli storici, l’artista elaborò questa immagine durante un viaggio da Milano a Pavia, compiuto il 21 giugno 1490, quando fece la conoscenza di Francesco di Giorgio Martini, un architetto molto noto che lo rese partecipe del suo trattato di architettura.

L’architetto gli fece conoscere anche il trattato latino di Vitruvio, intitolato De Architectura, che aveva iniziato a tradurre. Leonardo, però, non conosceva il latino e di conseguenza non comprese del tutto il trattato di Vitruvio. Il disegno si trova dal 1822 alle Gallerie dell’Accademia di Venezia.

Fu l’Imperatore Francesco I ad acquistarlo all’asta, insieme ad altri 25 disegni di Leonardo, dagli eredi di Giuseppe Bossi. Il collezionista milanese, grande ammiratore di Leonardo, li aveva acquistati nel 1807 dalla famiglia De Pagave. Ancora prima, la contessa Anna Luisa Monti li aveva ereditati dal cardinale Cesare Monti.

Descrizione dell’Uomo vitruviano

Al centro del disegno Leonardo ha riprodotto un uomo nudo, col volto di una persona di mezza età dai capelli folti, mossi e lunghi, scriminati al centro e cascanti lungo la schiena.

Leonardo da Vinci, Uomo vitruviano, 1490, Gallerie dell’Accademia, Venezia.

Le braccia sono rappresentate in due posizioni: una le vede completamente distese all’altezza delle spalle, che formano una linea orizzontale perpendicolare al corpo, l’altra le vede leggermente sollevate fino a creare un angolo di circa 30° con la retta che attraversa le braccia sottostanti.

Anche le gambe sono disegnate in due posizioni, una le vede accostate in basso e nell’altra invece sono divaricate, che formano un angolo di circa 30° con la linea che coincide con la verticale del corpo.

Simbologia e interpretazioni dell’Uomo vitruviano

Il disegno, per tradizione, venne considerato una applicazione assoluta del canone di Vitruvio. Secondo alcuni studiosi, in realtà si tratta di una riflessione dell’artista sulle ricerche svolte da Leon Battista Alberti e sul pensiero di Euclide.

Infatti, le proporzioni riscontrate nella figura si avvicinano maggiormente a quelle indicate nel De statua di Alberti. Altri artisti, anche prima di Leonardo, hanno cercato di interpretare il canone vitruviano. L’immagine disegnata da Leonardo, analizzata e misurata con strumenti matematici e geometrici, rappresenta la nascita dell’età moderna. Secondo questa interpretazione, inoltre, l’uomo è la “misura di tutte le cose” e per questo il disegno di Leonardo è inteso anche come simbolo di aspirazione per un futuro migliore in cui l’umanità acquisisce maggiore consapevolezza.

Il disegno riproduce l’uomo vitruviano rispettando le proporzioni classiche del corpo umano. Il cerchio in cui è inscritto il personaggio ha l’ombelico come centro e la figura umana è racchiusa entro un cerchio intersecato con un quadrato, che era già considerato perfetto dal filosofo greco Platone.

Infatti, le due figure geometriche piane rappresentano la perfezione divina, il cerchio è riferito al cielo e il quadrato rappresenta la terra.

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