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La Decollazione di San Giovanni Battista di Caravaggio

Capolavoro di Caravaggio e opera molto importante per lo stesso artista, la Decollazione di San Giovanni Battista è una tela realizzata nel 1608 mentre il Merisi si trovava a Malta, dove dovette trasferirsi temporaneamente per entrare a far parte dell’ordine dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme.

Per Caravaggio era essenziale entrare a far parte dei cavalieri, perché riteneva che, una volta accolto, la condanna a morte emessa dal Papa, dovuta ad un omicidio commesso durante una rissa nel 1606, non avrebbe più avuto efficacia. Per ringraziare l’oratorio che lo aveva ospitato durante la sua permanenza a Malta, l’artista dipinse la Decollazione del Battista.

Descrizione e analisi dell’opera

Si tratta della tela di dimensioni più grandi che Caravaggio dipinse nel corso della sua carriera artistica ed è ad oggi collocata sull’altare della cappella del noviziato della Cattedrale di San Giovanni a La Valletta a Malta. Caravaggio scelse di ritrarre l’attimo precedente la decapitazione del Battista, diversamente da come veniva raffigurato nei dipinti della tradizione, ovvero già decapitato e con la testa posta su un vassoio. La scena scelta dall’artista è tratta dal racconto del Vangelo di Marco e Matteo.

Giovanni Battista era rinchiuso in prigione dopo che Erode lo aveva fatto arrestare per aver giudicato la sua relazione con la moglie del fratello Filippo, la bella Salomè. Inizialmente, Erode voleva ucciderlo, ma per evitare la reazione della folla, e visto che considerava il Battista un profeta, lo fece incarcerare. Tuttavia, quando la figlia di Salomè, istigata dalla madre, gli chiese la testa di Giovanni Battista su un vassoio, Erode lo fece uccidere e consegnò la testa alla ragazza, che a sua volta la diede alla madre.

Michelangelo Merisi (Caravaggio), Decollazione di San Giovanni Battista, 1608, Concattedrale di San Giovanni, La Valletta, Malta.

Nell’opera l’artista ha raffigurato in primo piano un uomo con un pugnale in mano, identificabile come il carnefice. Costui è dipinto nell’atto di colpire il santo sdraiato a terra ferito, come si evince dal sangue accanto al viso. Un po’ più a sinistra è presente una donna anziana che porta le mani al volto per l’orrore.

Accanto a lei, spostata in avanti, è raffigurata un’ancella di cui non si conosce l’identità, che prepara il bacile dove poi verrà messa la testa del martire. A destra della donna anziana c’è un uomo che indica il bacile tenuto in mano dall’ancella. Il Battista è facilmente riconoscibile grazie alla veste di peli di cammello intrecciati che era solito indossare.

Particolari dell’opera e curiosità

Nella Decollazione del Giovanni Battista la prima cosa che salta all’occhio è la dimensione dei personaggi, che l’artista raffigura in dimensioni molto piccole rispetto allo spazio dell’ambiente, lasciando gran parte della scena vuota. Questa combinazione crea maggiore drammaticità all’intera scena, e a rivelarla è anche il fatto che Caravaggio illumina solo i personaggi, mentre lascia l’ambiente in penombra.

Un altro particolare importante da notare è la posizione dei personaggi, che sono disposti secondo uno schema piramidale. Infine, una curiosità non riscontrabile nelle altre opere dell’artista, è la firma “f. Michel Ang” scritta col fiotto di sangue dipinto accanto al collo del Battista. La f sta per “fra”, ovvero il titolo dato ai Cavalieri di Malta, ed il resto è il suo nome, Michelangelo.

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