La stella che ci rese bipedi

La posizione eretta fu per i nostri lontani antenati un passo fondamentale lungo il sentiero dell’evoluzione verso l’uomo moderno, noi.

I motivi di questo cambiamento di smisurata importanza sono da sempre oggetto di studio, non è certo facile capire cosa possa aver fatto la differenza nel renderci le creature peculiari che siamo.

Una ricerca apparsa sul Journal of Geology conduce a una sorprendente ipotesi: se camminiamo su due gambe, forse dobbiamo ringraziare una supernova.

Se un simile evento si verificasse abbastanza vicino, gli effetti si farebbero sentire fin qui. Il pianeta sarebbe colpito da ondate di raggi cosmici, radiazioni ad alta energia lungo l’intero spettro inclusi ultravioletti, raggi X e raggi gamma che interagendo con l’atmosfera ne ionizzerebbero le particelle generando pericolosi muoni capaci di mutare il DNA degli esseri viventi. Ma anche una pioggia di elettroni liberi, non legati a un nucleo atomico, in grado di rendere molto più facile il nascere dei fulmini.

Fra gli elementi che ricadono sulla Terra in seguito all’esplosione di una supernova vi è anche il ferro-60, un raro isotopo già in una precedente ricerca individuato sul fondo dell’oceano e in sedimenti rocciosi databili fra 1,7 e 3,2 milioni di anni fa.

Ora si suppone un evento analogo si sia verificato anche 6-10 milioni di anni or sono, proprio il periodo in cui il nostro pianeta fu, come dimostrano gli strati di carbone del periodo, a lungo devastato da smisurati incendi che causarono la sparizione delle rigogliose e intricate foreste dell’Africa per lasciare il posto alle tipiche savane che caratterizzano il continente odierno: le ampie distese d’alta erba avrebbero, nel corso di centinaia di migliaia d’anni, indotto i nostri antenati a ergersi sulle zampe posteriori al fine di individuare meglio la preda e primeggiare nel procurarsi il cibo.

Si suppone la nostra specie abbia acquisito la posizione eretta circa 7 milioni di anni fa ma, come dicevamo, il motivo non è mai stato chiarito. Questa nuova ricerca è appena agli inizi ma lascia intendere potremmo davvero esserci innalzati su due gambe grazie al grido di una stella morente.

Di Corrado Festa Bianchet

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1 commento su “La stella che ci rese bipedi”

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