Letteratura

La scrittrice di gialli Anne Perry uccise la madre della sua migliore amica

26 milioni di copie vendute in tutto il mondo e il suo nome inserito nella lista dei migliori cento scrittori di crimine di sempre, insieme ad Agatha Christie ed Arthur Conan Doyle. Anne Perry è stata una giallista di successo, letta e amata in tutto il pianeta.

Ma non solo: la scrittrice di gialli, scomparsa nell’aprile del 2023 a Los Angeles, all’età di 84 anni, è stata anche un’omicida quando era un’adolescente. Una storia atroce, che ai tempi richiamò l’attenzione dei mass media.

La vita della giovane Anne Perry

Anne Perry era lo pseudonimo di Juliet Marion Hulme, nata nell’ottobre del 1938 a Londra. Figlia di un fisico e di una consulente matrimoniale, Juliet trascorse la sua infanzia fra i Caraibi e il Sud Africa per via delle sue cagionevoli condizioni di salute.

All’età di otto anni, infatti, aveva contratto la tubercolosi e non si era mai completamente rimessa: i genitori speravano che le temperature miti di quelle regioni avrebbero contribuito a migliorare la sua salute.

Nel 1952, quando aveva 14 anni, suo padre aveva ottenuto il posto di rettore del Canterbury University College e la famiglia si trasferì definitivamente in Nuova Zelanda. Qui conobbe Pauline Parker, una ragazzina che aveva un anno in più di lei, e nacque una forte amicizia.

L’omicidio della signora Parker

Fu proprio lo stretto legame con Pauline che portò le due ragazzine a escogitare il piano diabolico che avrebbe portato all’uccisione della madre di Pauline. I genitori di Anne Perry divorziarono e ciò avrebbe comportato la partenza di Anne dalla Nuova Zelanda e, quindi, la rottura della sua amicizia con Pauline.

Pur di non dividersi, le due ragazzine architettarono il delitto perché, secondo loro, l’uccisione della mamma di Pauline avrebbe impedito la partenza di Anne. In un parco pubblico, aggredirono la signora Parker e la colpirono per venti volte con un mattone, avvolto in una calza.

Il delitto ebbe un forte eco mediatico e il processo fu molto seguito. La pena inflitta alle due adolescenti fu mite, proprio per la loro età. Scontarono, infatti, cinque anni di reclusione, in carceri differenti, e fu loro proibito di incontrarsi nuovamente.

Se ciò fosse avvenuto, sarebbero state nuovamente imprigionate e condannate all’ergastolo. Uscita di prigione, la scrittrice adottò lo pseudonimo di Anne Perry e, dopo diversi lavori, riuscì finalmente a coronare il suo sogno di diventare scrittrice.

Esordì nel 1979 con “The Cater Street Hangman” a cui seguirono diversi libri gialli, fra cui la serie che ha per protagonista William Monk, un investigatore che soffre di amnesia, che le sono valsi il prestigioso inserimento nella lista dei migliori scrittori di crimine, insieme ad Agatha Christie.

LEGGI ANCHE:

L’ultima opera di Truman Capote, “A sangue freddo”

William Burroughs freddò la moglie imitando Guglielmo Tell

bell hooks e la lezione di trasgressione che ci ha lasciato

Giorgio Scerbanenco, dalla posta del cuore al Duca Lamberti

Rispondi