EXHIBI.TO: ESPONE SERGIO LOMBARDINO

EXHIBI.TO: ESPONE SERGIO LOMBARDINO

Con Exhibi.To, evento che si svolge alla fine del mese di settembre, Torino ha aperto le porte di oltre 30 gallerie e di spazi espositivi. E’ stato un grande happening dedicato all’arte contemporanea che ha offerto esposizioni di alto livello di opere di artisti emergenti e affermati a un pubblico vasto ed eterogeneo. Exhibi.To è stato creato nel 2020 come unica grande mostra rivolta al futuro espositivo e divulgativo con una prospettiva ampia, non più individualista, ma con progettualità e strategie collettive. Exhibi.To è nata dall’idea del giovane gallerista, Alessio Moitre, insieme ad ANGAMC (Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea) e TAG (Torino Art Galleries) che hanno dato valore alle sinergie e quindi elaborato questa nuova formula per richiamare pubblico e collezionisti, tanto è che nell’arco di soli tre anni è diventato un evento cult, un riferimento nel calendario artistico cittadino. Vi ha dunque partecipato buona parte del mondo galleristico torinese: dalle gallerie il cui ordinamento mette a confronto l’arte moderna con quella contemporanea (capita frequentemente di confondere l’arte contemporanea per la quale si intende la produzione artistica di oltre due secoli che vanno dalla Rivoluzione francese, 1789, o meglio dalla seconda metà del Settecento sino ai giorni nostri, con l’arte moderna che abbraccia un periodo molto vasto che si estende dalla scoperta dell’America alla Rivoluzione Francese)  a quelle il cui allestimento è il frutto di una sapiente amalgama tra arte antica e design, agli spazi dedicati alla sperimentazione delle espressioni artistiche. La grande esposizione si è snodata tra vari punti cittadini, ma anche a Moncalieri e a Biella, con un percorso immersivo spaziante tra mostre personali e collettive; alcune di queste si sono concluse il 23 settembre, mentre altre sono visitabili sino al prossimo 21 ottobre. Una di queste propone “No Comment”, la personale del pittore e regista romano Sergio Lombardino, alla Galleria La Rocca di via della Rocca 4 a Torino. 

Lombardino è il nipote del grande Aldo Fabrizi, figlio di restauratori, antiquari e galleristi della Capitale; sin da subito respira “arte e teatro” e frequenta il mondo della televisione sino a diventare regista di programmi televisivi per un importante network. Ed ecco che il linguaggio televisivo e la pittura si fondono e si connettono con equilibrio, permettendogli di esprimere il suo stile unico e inconfondibile di manipolatore di immagini: i frame televisivi diventano lo spunto per dare vita al suo “bisogno di pittura”, traendo ispirazione dalla realtà che lo circonda. Lombardino, che si definisce un “pittore metropolitano”, è una persona molto attiva, vivace; è un trascinatore: i suoi quadri, i tratti della sua pittura esprimono pienamente, con incisività ed armonia tutta la sua energia.

Le sue opere sono materiche e contemporaneamente fluide, sono rivoluzionarie ma delicate, attingono dal passato e dal presente; il tratto irriverente fissa in un drop-out, fermo immagine, oggetti e soggetti che stuzzicano la memoria collettiva: personaggi dei fumetti -primo fra tutti Topolino, interpretato non come un eroe, ma come un rivoluzionario bombarolo-, miti del cinema e della musica, la leggendaria Fiat 500, la Vespa, biplani, treni…

Si lascia trasportare dal tratto di Pollock e dalla genialità di Warhol, rivisita la Pop Art senza dimenticare i grandi maestri del passato, dell’Informale e del New Dada. Utilizza materiali poveri (carta, vecchi giornali), ma gli accostamenti e i messaggi (talvolta subliminali, dice l’artista) sono potenti e provocatori. Si è anche dedicato al ritratto di personaggi famosi, ma il suo desiderio di “raccontare” non è stato sufficientemente soddisfatto e quindi ha abbandonato il tema.

Le opere di Lombardino sono dettate dalla quotidianità che trasferisce su supporto ligneo o cartone amalgamando differenti tecniche: affresco, collage e décollage, strappi, acrilici e smalti, tagliando, scomponendo e ricomponendo; i lavori più recenti sono caratterizzate dal lettering. E’ un moderno Pasquino che si diverte a provocare lanciando messaggi ironici come i suoi NO: sono BI-quadri, come li definisce lo stesso Lombardino, poiché al contrario mostrano la scritta ON. Un incitamento a non essere passivi, bensì sempre accesi e attivi nella scena della propria vita.

Già nel 2007, in occasione di una mostra svoltasi a Brindisi, Enrico Vaime scriveva: “Auto, treni, scooter: mezzi per viaggiare non lontano dalla realtà, ma all’interno di essa… Lombardino coinvolge con la sua tecnica l’osservatore più sensibile al fascino del figurativo che non suggerisce però contemplazione, ma partecipazione emotiva e dinamica”.

Giannamaria Nanà Villata

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