Nella nostra tradizione, cucinare non è solo cuocere cibi, ma una vera e propria arte che viene poi consacrata con la condivisione del pasto. Il nome dell’Italia è famoso nel mondo per la nostra tavola, oggetto negli ultimi anni anche di un nuovo filone dove si incontrano cucina e libri.
Libri di ricette non sono certo una novità nel mondo dell’editoria, basti pensare al nostro celeberrimo Pellegrino Artusi e alla sua “La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene”, ormai un classico del suo genere.
Accanto ai ricettari, sempre più spesso troviamo anche libri che, pur vertendo sulla cucina, sono occasione per approfondire altre tematiche, legate alle tradizioni della terra di origine o a un alimento in particolare di cui si declinano tutte le proprietà e curiosità.
Entriamo in libreria, navighiamo online e, esterrefatti della mole di pubblicazioni che uniscono cucina e libri, si fermano fra le nostre mani i libri dello chef Fabio Picchi, recentemente scomparso.
Alcuni cenni sulla vita dello chef Fabio Picchi
Accanto all’attività legata alla ristorazione, Fabio Picchi ha pubblicato numerosi libri: nel 2016, ad esempio, è uscito Papale papale: ricette che salvano l’anima, un volume che racchiude cento ricette, dalle zuppe alle tisane.
Che siano ricette inventate per l’occasione o ricette apprese nei viaggi per città o per conventi, le ricette protagoniste di questo libro sono piccoli medicamenti per il corpo e l’anima, tenute insieme da preghiere laiche, racconti e poesie dell’autore.
Dedicato alla natia città, Firenze: passeggiate fra cibo e laica civiltà conduce alla scoperta di luoghi e percorsi meno conosciuti del capoluogo toscano, mentre con Ostriche rosse per Napoleone ci ha portato sull’Isola d’Elba.
Il protagonista di questo romanzo è Igor Rogi, uno chef che rappresenta l’alter ego di Picchi. Rogi si ritrova a dover cercare la verità sull’amore che unì Napoleone e Maria Walewska, e nella ricerca ci fa conoscere l’essenza stessa dell’isola.
E così, fra le botteghe e le barche dei pescatori, sulla riva del mare e sul mare stesso, a bordo di una lancia, Picchi ha scritto un romanzo dove pagina dopo pagina il cibo diviene protagonista in una cornice unica, quella dell’Isola d’Elba.
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