Il mito di Orfeo: non solo amore, morte e dolore

Scrittori e poeti, da sempre, si confrontano con i grandi temi esistenziali: la morte nella letteratura è stata, inevitabilmente, un argomento ampiamente affrontato da autori di ogni tempo; in questo articolo andiamo a riscopriamo insieme il mito di Orfeo.

Il mito di Orfeo nella mitologia greca

Risalendo così lontano nel tempo, è inevitabile che del mito di Orfeo ci siano diverse varianti e versioni; tuttavia, tutte sono concordi su alcuni punti. Innanzitutto, la straordinaria capacità di Orfeo di suonare talmente bene la lira da incantare viventi e non.

La seconda, l’amore infinito che unisce Orfeo ed Euridice: reciprocamente innamorati pazzi, il cantore e la ninfa vissero felicemente la loro vita fino a che Euridice morì avvelenata dal morso di un serpente. 

Sconvolto, Orfeo decise di affrontare la discesa negli inferi e le relative prove che da ciò derivava pur di convincere Ade e Persefone a restituirgli la sua amata: la potenza della sua musica mosse a pietà i due signori dell’oltretomba.

Ad Orfeo ed Euridice fu così accordato il permesso a tornare nel regno dei vivi, a patto che lui non si girasse fino all’uscita dal regno dei morti: a pochi passi dalla meta, invece, Orfeo cede alla tentazione e, girandosi, condanna Euridice alla morte eterna e se’ stesso alla disperazione.

Orfeo ed Euridice: quali interpretazioni?

La storia di Orfeo ed Euridice è una delle più commoventi e strazianti di sempre, non solo per l’unione dei temi dell’amore e morte nella letteratura, ma anche per aver affrontato le tematiche della perdita, della pietà e dell’abbandono.

Orfeo, diremmo oggi incapace ad elaborare il lutto della perdita di Euridice, si appella al suo coraggio e al suo talento musicale per modificare la realtà che lui non riesce ad accettare. La sua tenacia e la sua ostinazione sembrano in prima battuta premiarlo. 

E, invece, nonostante sia riuscito a suscitare pietà in Ade e Persefone che accettano di restituire Euridice alla vita, l’epilogo è tragico: forse per la sua scarsa fiducia, forse per proprio per la sua incapacità di accettare lo stato delle cose, l’impresa di Orfeo fallisce.

Il mito di Orfeo, classico racconto della morte nella letteratura, diventa un invito a saper accettare, a saper superare ed elaborare un lutto: riportare in vita è impossibile e vivere nel ricordo non può che far male.

Dura e crudele, ma questa è la verità. E leggendo di Orfeo e Euridice, ancora una volta, rimaniamo affascinati dalla letteratura non solo per il racconto in se’, ma anche perché, pur parlando di morte, riesce a farci riflettere sulla vita.

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