7 Novembre 2024
Leptolophus cuestai e Pachynolophus zambranen

Leptolophus cuestai (a sinistra) e Pachynolophus zambranen (al centro e a destra). I paleoteriidi erano alquanto diversificati, nella Spagna di 37 milioni di anni fa (Ricostruzione artistica di Ulises Martínez Cabrera)

Vissero 37 milioni di anni fa nell'attuale penisola iberica e somigliavano ai progenitori dei cavalli, ma non lo erano.

Leptolophus cuestai e Leptolophus franzeni sono le due nuove specie di antichi mammiferi (vissute 37 milioni di anni fa) appartenenti alla famiglia dei paleoteriidi scoperte nel giacimento di fossili di Zambrana, nei Paesi Baschi. Simili nell’aspetto ai cavalli, non sono in realtà loro antenati poiché si tratta di creature affini che seguirono tuttavia una linea evolutiva diversa.

L’estinzione dei dinosauri diede il via libera ai mammiferi

I paleoteriidi fecero la loro comparsa all’inizio dell’Eocene, circa 55 milioni di anni fa, e la loro estinzione inizio intorno ai 28 milioni di anni fa, Oligocene medio, durante l’evento denominato Grande Coupure che ebbe grande influenza sulla fauna europea dell’epoca e le cui cause non sono ancora del tutto chiare.

L’Eocene è la seconda era geologica del Paleogene, che iniziò dopo il termine del Cretaceo e la scomparsa dei dinosauri; essa permise ai mammiferi di diversificarsi fino a diventare la nuova fauna dominante sul pianeta. I paleoteriidi inizialmente si presentavano di dimensioni paragonabili a un cane di piccola taglia, poi nel corso di milioni di anni alcuni rappresentanti della famiglia crebbero fino a dimensioni notevoli, un metro e mezzo al garrese.

Tre dita invece dello zoccolo

I paleoteriidi appartenevano alla famiglia dei perissodattili, un’ordine di mammiferi che includeva, oltre agli effettivi antenati degli equini (come gli Eohippus), anche specie quali asini, rinoceronti o tapiri e caratterizzati da un numero dispari di dita. La differenza principale con gli equini è rappresentata dalla dentatura, che a sua volta si evolse per adattarsi al mutare dell’ambiente: i molari delle nuove specie presentano una corona dentaria molto alta e uno spesso strato di cemento.

Come illustra il dottor Leire Perales-Gogenola dell’Universidad del País Vasco: “Questo tipo di dentizione, presente anche in altri paleoteriidi endemici della penisola iberica, potrebbe indicare una differenza fra le condizioni ambientali iberiche rispetto all’Europa Centrale, con maggiore aridità o foreste meno dense o chiuse e la presenza di più aree aperte in Iberia”

“Al termine dell’Eocene le foreste di tipo intertropicale scomparvero gradualmente dall’Europa lasciando il posto a una vegetazione adatta a climi più temperati e con una più ampia presenza di spazi liberi. I moderni cavalli sarebbero poi apparsi più tardi durante il Miocene (fra i 23 e i 5,3 milioni di anni fa). La dentizione a corona alta è adatta alla nutrizione a base di erba (piuttosto che di foglie)”

La ricerca New Leptolophus (Palaeotheriidae) species from the Iberian Peninsula and early evidence of hypsodonty in an Eocene perissodactyl è stata pubblicata sul Journal of Vertebrate Paleontology (20 maggio 2021).

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