La Libertà che guida il popolo di Delacroix
La Libertà che guida il popolo è un dipinto ormai divenuto un simbolo della Repubblica Francese nell’immaginario collettivo ed è considerata una delle opere più note di tutta la produzione artistica in Francia. Il dipinto fu realizzato nel 1830 da uno dei maggiori esponenti del Romanticismo, il pittore francese Eugène Delacroix, ed è attualmente conservato presso il Museo del Louvre a Parigi.
Descrizione e analisi dell’opera
La Libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix è un olio su tela di grandi dimensioni (260×325 cm). Il dipinto rappresenta una delle barricate innalzate a Parigi nelle cosiddette “Tre Gloriose Giornate”, ovvero quei tre giorni di rivoluzione popolare che durarono dal 27 al 29 luglio del 1830 e che costrinsero il re Carlo X ad abdicare e a licenziare i suoi ministri. In seguito a questi moti rivoluzionari il regno di Carlo X cessò di esistere e venne instaurata la monarchia costituzionale con Luigi Filippo d’Orleans.
Il dipinto raffigura le diverse classi sociali francesi unite nell’insurrezione per sconfiggere l’oppressore, che vengono guidate da Marianne, la rappresentazione allegorica della Francia. La donna viene raffigurata al centro del dipinto mentre avanza sulla barricata con passo sicuro e col seno scoperto, sventolando con la mano destra la bandiera francese ed impugnando nella sinistra un fucile, come ad indicare che lei stessa sta partecipando alla battaglia insieme a tutto il popolo.
Marianne è qui simbolo della Libertà: con la sua posa monumentale e con il suo sguardo rivolto all’indietro esorta il popolo a seguirla e ad insorgere per ribellarsi contro la politica ostile di Carlo X. Tutta la scena è rappresentata secondo una struttura piramidale, in cui al vertice in alto troviamo la Libertà mentre sulla base in primo piano sono disposti i corpi di tre vittime cadute in battaglia, raffigurati dal pittore con un impressionante realismo.
Ai lati della donna si vedono, invece, le figure di un ragazzino con due pistole in mano, un borghese con cappello a cilindro (autoritratto dello stesso Delacroix) ed un popolano accovacciato ai piedi della donna che volge lo sguardo verso di lei con un’espressione di ammirazione e di conforto. Eugène Delacroix voleva così sottolineare che la rivolta aveva coinvolto indistintamente tutte le classi sociali, unite nella lotta per il bene comune della Francia e per la libertà dell’intero popolo. Sullo sfondo si vede una massa di rivoltosi tra i fumi delle cannonate e dei fucili che annebbiano tutta la città di Parigi, riconoscibile dalle due torri di Notre-Dame che si intravedono in fondo a destra.
Fonti iconografiche
Il pittore Eugène Delacroix, per realizzare il dipinto La libertà che guida il popolo, utilizza due fonti iconografiche. La donna che raffigura la Libertà si rifà quasi certamente alla celebre statua ellenistica della Venere di Milo, ritrovata proprio negli anni in cui visse l’artista, nel 1820, e che fu esposta al Museo del Louvre nel 1821.
Altro riferimento iconografico è la Zattera della Medusa di Théodore Géricault, da cui Delacroix riprende la composizione piramidale. Tuttavia, mentre nel dipinto di Géricault il movimento sembra spingersi all’indietro, nell’opera di Delacroix il moto della massa di persone si spinge in avanti verso lo spettatore.
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