Ambizione, sogni, paure, viaggi, scelte e legami indissolubili si intrecciano ne Il ritmo delle luci, il breve ma intenso racconto di Lidia Napoli sullo spietato mondo della danza edito da Il giardino della cultura e contenuto nella collana Frammenti di stelle.
Protagonista della storia narrata è la ballerina Diana Bright, che racconta in retrospettiva ai lettori l’intera storia della sua vita: dalla passione per scarpette e tutù maturata fin da quando era bambina e assisteva incantata a un saggio di danza, alle gioie, le delusioni, i trionfi e le sconfitte, le cadute e le risalite degli anni trascorsi a inseguire il sogno di calcare i più importanti palchi di Broadway.
Due spinte contrapposte regolano la vita di Diana nel periodo trascorso presso la prestigiosa accademia newyorkese e nel decennio successivo: da una parte l’entusiasmo al solo pensiero di diventare una stella della Grande Mela, dall’altra la nostalgia di un posto da chiamare casa e il timido desiderio di tornare alle proprie radici nel Michigan, circondata dall’affetto dei suoi cari e lontana dalle pressioni delle frenetiche audizioni per accaparrarsi la parte da protagonista in uno spettacolo teatrale in un mondo competitivo come quello della danza.
Cosa scegliere? Inseguire il sogno della danza, che le offre grandi gioie e opportunità, ma anche tanti momenti di sconforto, amicizie infrante, solitudine e perenne frustrazione oppure decidere per una vita più semplice, ricca di amici, amore e famiglia e rinunciare alle proprie aspirazioni e alla fama?
Un conflitto interiore che accompagna Diana (e attraverso di lei anche il lettore) dalla prima all’ultima pagina del racconto, e che verrà affrontato di petto dalla protagonista solo grazie al confronto con la figura che, inaspettatamente, le farà da specchio e da contraltare per tutta la durata del romanzo.
Riuscirà Diana a trovare un compromesso oppure sarà costretta a una vita di rinunce, in cui non sarà mai completamente soddisfatta?